Romanziere e drammaturgo (Newcastle, Delaware, 1806 - Filadelfia 1854). Amico dell'attore Edwin Forrest, scrisse per lui The gladiator (1831), che raggiunse le mille rappresentazioni, Oralloossa (1832) [...] americana, scrisse: The hawks of Hawk-Hollow (1835), che è il migliore, The infidel (1835) e Nick of the woods (1837) che è il più noto. Nel 1917, quando i suoi drammi furono pubblicati, fu riconosciuto uno tra i primi drammaturghi statunitense. ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] all'avvento del nazismo abbandonò la Germania stabilendosi in Francia e poi in America, dove assunse la cittadinanza statunitense.
Esordì con alcuni articoli musicali (Französische Musik der Gegenwart, nell'Allgemeine Musik-Zeitung, 1908) cui fecero ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] italiana sul piano sia organizzativo sia artistico. Il suo interesse, almeno all'inizio, fu soprattutto per il cinema statunitense, scoperto durante un soggiorno a Londra alla fine del 1918, come inviato del quotidiano romano "La tribuna". Molti ...
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Diplomatico e scrittore italiano (n. Cagliari 1927). Laureato in Legge (1949) e Scienze politiche (1953), nel 1955 ha intrapreso la carriera diplomatica. Dopo anni in servizio a Le Havre, Rio de Janeiro, [...] gli aspetti sociali ed economici del fascismo, ma anche le traversie politiche dell’America Latina, la politica estera statunitense e le dinamiche della Guerra Fredda. Tra le sue pubblicazioni si ricordano L’era di Kissinger (1975), I caudillos ...
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Saggista, traduttrice e scrittrice italiana (Genova 1917 - Milano 2009). Figura di rilievo nel panorama culturale italiano per il suo impegno nella traduzione e divulgazione di opere della letteratura [...] . Masters (ed. parziale, 1943; ed. completa, 1947). Si è qualificata come una delle maggiori interpreti della letteratura statunitense contemporanea con un'intensa opera di consulente editoriale, saggista, traduttrice (W. Faulkner, E. Hemingway, F. S ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] (1868) e l’abolizione della schiavitù (1873), l’isola ottenne l’autogoverno nel 1897. L’anno seguente divenne possedimento statunitense in virtù del trattato di Parigi del 10 dicembre 1898, che pose fine alla guerra ispano-americana. Dopo un periodo ...
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Genere narrativo in cui temi legati alla realtà delle società postindustriali (cibernetica, robotica, telematica, realtà virtuale, biotecnologie, clonazione) vengono elaborati fantasticamente nel segno [...] i propri antecedenti il romanzo hard-boiled e tra i modelli più vicini autori come l’inglese J.G. Ballard o lo statunitense Philip K. Dick, autore di Do androids dream of electric sheep? (1968), da cui R. Scott trasse ispirazione per il film Blade ...
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Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] . Tra questi si ricorda, oltre al film (1912) di E. Guazzoni, quello del 1951 del regista e produttore cinematografico statunitense M. LeRoy (1900-1987), kolossal girato in Italia, con Robert Taylor e Deborah Kerr, che dette avvio al genere storico ...
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Scrittore umorista inglese (Guildford, Surrey, 1881 - Long Island, New York, 1975). Esordì con racconti per la gioventù, ma la notorietà gli venne nel 1910 col romanzo Psmith in the city, seguito da Psmith, [...] sua prolifica (oltre 120 volumi) produzione umoristica: Meet Mr. Mulliner (1927); Mulliner omnibus (1935); Lord Emsworth and others (1937); Uncle Dynamite (1948); ecc. Cittadino statunitense dal 1955, ha scritto un'autobiografia (Over seventy, 1957). ...
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SORIANO, Osvaldo
Luisa Pranzetti
Scrittore argentino, nato a Mar del Plata il 6 gennaio 1943. Dopo il golpe militare del 1976, costretto a lasciare l'Argentina, si è trasferito in Francia, da dove è [...] la propria persona a personaggi famosi del romanzo poliziesco, primo fra tutti Philip Marlowe − creatura letteraria dello scrittore statunitense R. Chandler − e ad attori del mondo hollywoodiano; su questo sfondo di cartone S. si confronta così con ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...