Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] singole posizioni e le interpretazioni dei due termini del rapporto, così come complesse furono le relazioni tra n. inglese e n. statunitense, maggiormente legato il primo (specie con Moore) alle tesi di filosofi come F. Brentano e A. Meinong. Il n ...
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Sherriff, Robert Cedric
Patrick McGilligan
Commediografo, romanziere e sceneggiatore televisivo e cinematografico inglese, nato a Kingston-on-Thames (Surrey) il 6 giugno 1896 e morto a Londra il 13 [...] 's end, il cui successo non venne eguagliato da nessun'altra delle sue pièces, S. si impose nel cinema inglese e statunitense come autore di una serie di pregevoli sceneggiature (spesso scritte in collaborazione, tra cui vari adattamenti di sue opere ...
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Scrittore australiano (n. Sydney 1935). Ha profuso le sue doti di narratore fluido, dall'ampia gamma espressiva, in una copiosissima produzione che gli ha garantito indiscussa popolarità. In molti dei [...] individuali e collettive: esemplare, in tal senso, Schindler's ark (1982), più noto con il titolo dell'edizione statunitense Schindler's list (1982; trad. it. 1985), ricostruzione di un episodio della persecuzione degli ebrei nella Germania nazista ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Bekessy (Budapest 1911 - Locarno 1977). Giornalista, successivamente, a Vienna, a Ginevra, negli USA, da ultimo a Monaco, fu autore di romanzi di facile lettura [...] Im Namen des Teufels (1956); Ilona (1960); Die Mission (1965); Das Netz (1970); Palazzo (1975). Fra i libri di attualità: Unsere Liebesaffaire mit Deutschland (1952), Der Tod in Texas (sull'assassinio del presidente statunitense J. F. Kennedy, 1964). ...
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Critico letterario (New York 1875 - ivi 1939), prof. di letteratura comparata alla Columbia University (1899-1911). Ai primi studî d'impostazione classica (History of literary criticism in the Renaissance, [...] Fu tra i fondatori della casa editrice Harcourt-Brace (1919) e ricoprì la carica di presidente della National Association for the Advancement of Colored People, la prima organizzazione statunitense a battersi per i diritti civili degli afroamericani. ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] cambiamento analogico) è usato spesso in connessione col cosiddetto paradosso di Sturtevant, dal nome del linguista statunitense che osservò che il cambiamento fonetico è regolare ma produce irregolarità, mentre il cambiamento analogico è irregolare ...
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Fink, Guido
Marco Pistoia
Anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema, nato a Gorizia il 28 luglio 1935. Ricorrendo prevalentemente a un metodo comparatistico, attraverso il [...] registi (per es., Ernst Lubitsch e William Wyler) sia su periodi e tendenze, con particolare riguardo alle cinematografie statunitense, inglese e italiana.
Di famiglia ebrea rifugiatasi a Ferrara quando il padre perse il lavoro in seguito alle leggi ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] alla Triangle Film insieme a T.H. Ince e M. Sennett, ed è grazie a questi tre nomi che la c. statunitense raggiunse il proprio apogeo. Griffith realizzò Nascita di una nazione (1915), film ispirato a una visione nettamente razzista, che ebbe però ...
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Poetessa afroamericana (n. nel Senegal 1753 - m. Boston 1784). Fu acquistata come schiava all'età di otto anni da John W., un sarto di Boston, che curò la sua educazione. Iniziò presto a comporre versi, [...] sono dominate da una costante preoccupazione morale e da una profonda religiosità che ne fanno un importante documento della letteratura statunitense, dove W. fu la prima donna africana ad aver iscritto il suo nome. La sua opera fu raccolta in ...
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PREZZOLINI, Giuseppe
Giuliano Manacorda
(XXVIII, p. 233)
Scrittore italiano, morto a Lugano il 16 luglio 1982. Dopo un soggiorno a Parigi, dove assistette nel 1926 alla morte di P. Gobetti, suo amico [...] Columbia University fino all'8 gennaio 1940, e diresse la Casa Italiana della stessa università avendo appena preso la cittadinanza statunitense. Nel dopoguerra compì numerosi viaggi in Italia, dove si stabilì di nuovo nel 1962 e fino al 1968, quando ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...