Scrittrice statunitense (n. Portland, Maine, 1956). Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza al Syracuse University College of Law e ha esercitato la professione forense per qualche tempo; in seguito [...] si è trasferita a New York, dove ha lavorato presso l’English department del Manhattan Community College. Negli anni ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie quali il New Yorker; nel 1998 è ...
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Scrittore statunitense (Providence, Rhode Island, 1890 - ivi 1937). Ebbe un'infanzia difficile, segnata dalla morte in manicomio del padre (1898) e dall'atteggiamento iperprotettivo della madre;a soli [...] dieci anni manifestò i primi sintomi di quegli esaurimenti nervosi che non l'avrebbero più abbandonato. Di modesti mezzi economici, si guadagnò da vivere lavorando come revisore di testi altrui. Maestro ...
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Medico e scrittore statunitense (Filadelfia, Pennsylvania, 1829 - ivi 1914). Professore di neurologia al policlinico di Filadelfia, si occupò tra l'altro delle lesioni traumatiche del sistema nervoso centrale [...] e dei nervi periferici; della fisiopatologia del cervelletto e del meccanismo d'azione di molti medicamenti (atropina, oppio, bromo, nitrito d'amile). Per la terapia di alcune nevrosi propose il "rest ...
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Scrittore, editore, curatore editoriale statunitense (n. Bellefonte, Pennsylvania, 1968). Esponente di spicco del sottogenere da lui stesso denominato New weird, costituito da narrazioni in cui si mescolano [...] elementi fantasy, horror e fantascientifici, è prolifico autore di storie complesse e avvincenti. Ha riscosso grande successo editoriale con i romanzi della saga di Ambergris, tra cui City of Saints and ...
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Poeta statunitense (Baltimora 1926 - Fire Island 1966). Si occupò di arte contemporanea per il Museum of modern art di New York e come redattore di Art news, pubblicando anche saggi e monografie (Jackson [...] Pollock, 1959). Legato all'esperienza poetica di W. C. Williams, fu con K. Koch e J. L. Ashbery uno dei maggiori esponenti della cosiddetta New York School; la sua poesia, spesso basata sull'improvvisazione, ...
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Scrittrice statunitense (Seattle, Washington, 1912 - New York 1989). Dopo la laurea al Vassar College (1933), scrisse critiche teatrali per The new republic, The nation e Partisan review, più tardi raccolte [...] in Sights and spectacles (1956). Una costante attenzione al dato sociale caratterizza la sua eterogenea produzione, dai libri di viaggio (Venice observed, 1956 e The stones of Florence, 1959), alla saggistica ...
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Poeta e romanziere statunitense (Louisville? 1903 - New York 1946). Laureatosi a Harvard nel 1926 trascorse due anni in Francia. I due primi volumi di versi, Color (1925) e Copper sun (1927), sono ancora [...] oggi considerati le sue opere migliori e fanno di lui, con L. Hughes, uno dei più significativi rappresentanti della "Harlem Renaissance". Per quanto la sua opera non sia priva di un messaggio razziale, ...
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Autrice drammatica statunitense (New Orleans 1905 - Vineyard Haven, Massachusetts, 1984). Esordì nel 1934 con The children's hour, ottenendo un lusinghiero successo. Dopo un viaggio in Europa (1936-37), [...] che le permise di conoscere la situazione sociale della Spagna e dell'Unione Sovietica, si avvicinò alla sinistra radicale. La sua polemica sociale si volse contro il nuovo industrialismo, come testimonia ...
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Drammaturgo e narratore statunitense (New York 1914 - Stockbridge, Massachusetts, 2008). Dopo il debutto nel 1943 con l'atto unico I lay in Zion, si dedicò alla poesia (Winter crook, 1947) e, soprattutto, [...] alla narrativa con il romanzo The Cobweb (1954), centrato sulla malattia mentale. Si affermò, tuttavia, con The miracle worker, nato nel 1957 come teledramma e rappresentato con enorme successo a Broadway ...
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Romanziere statunitense (St. Mary's County, Maryland, 1894 - New York 1961). Dopo essere stato volontario nella prima guerra mondiale, si impiegò a San Francisco come investigatore privato nell'agenzia [...] Pinkerton: da questa esperienza nacquero i primi racconti per la rivista The black mask (poi raccolti in The adventures of Sam Spade, 1944). Presto s'impose come il maggior artefice del genere hard boiled, ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...