Duo statunitense di musica pop, formato nel 1970 dai compositori e musicisti Donald Fagen (n. Passaic 1948) e Walter Becker (n. New York 1950). Circondandosi volta per volta di musicisti diversi, il duo [...] è divenuto celebre per la capacità di nobilitare i fondamenti pop-rock delle canzoni con sofisticati elementi ripresi dal jazz e da altre tradizioni afroamericane. Notevoli le influenze letterarie nei ...
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Pianista e musicologo statunitense (New York 1927 - ivi 2012). Ha studiato pianoforte con M. Rosenthal e H. Kanner-Rosenthal, e composizione con K. Weigl. Laureatosi a Princeton nel 1951, ha debuttato [...] nello stesso anno come concertista a New York. Prof. nelle univ. di Stony Brook, New York (1971-90) e di Chicago (dal 1988), è noto come profondo esegeta dell'età classico-romantica (The classic style, ...
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Moravec, Paul. – Compositore statunitense (n. Buffalo 1957). Formatosi alle univ. di Harvard e della Columbia, è prof. di composizione presso l’Adelphi University. Si è affermato come compositore attento [...] al recupero del tonalismo e di uno stile neo-romantico, in partic. nel brano Tempest fantasy (2002), che gli è valso il premio Pulitzer (2004). Tra le composizioni più significative: Northern lights electric ...
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Gruppo musicale statunitense composto da J. Casablancas (voce), N. Valensi (chitarra), F. Moretti (batteria), N. Fraiture (basso) e Hammond Jr. (chitarra). Formatisi a New York nel 1998, all’inizio degli [...] anni Duemila gli S. hanno raggiunto i primi posti in classifica, dapprima nel Regno Unito, poi in patria e sul mercato internazionale. Lanciato dal singolo Last nite, infatti, il loro album d’esordio (Is ...
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Cantautrice statunitense (n. Cleveland 1964). Autrice sensibile e raffinata, si è resa protagonista di un esordio folgorante con l'album Tracy Chapman (1988) che mescola rock, ritmi afro e musica popolare [...] americana. Erede della tradizione folk d'impegno sociale nel solco di B. Dylan e B. Springsteen, ha legato il suo nome anche ad attività di beneficenza. Una produzione peraltro diseguale annovera altri ...
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Mezzosoprano e compositrice statunitense d'origine armena (Attleboro 1925 - Roma 1983). Esordì a Napoli nel 1957 e si dedicò prevalentemente all'attività concertistica rivelandosi come una delle sostenitrici [...] più valide della "nuova vocalità". Considerata una delle maggiori interpreti della musica contemporanea, ha coltivato anche il genere folcloristico, la musica da cabaret ed è stata apprezzata interprete ...
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Sassofonista e compositore statunitense (Newark 1933 - Los Angeles 2023) di origine afroamericana. Dal 1959 al 1964 nei Jazz Messengers di Art Blakey, poi, fino al 1970, nel gruppo di M. Davis, e dal 1971 [...] al 1986 con i Weather Report, ha sviluppato la lezione di J. Coltrane (di cui è stato l'erede più originale) facendo confluire il jazz modale nel jazz elettrico. Come solista si è cimentato anche con il ...
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Direttore d'orchestra statunitense (Cincinnati 1943 - Palm Springs 2021). Si impose dapprima come pianista, ma ben presto emerse come assistente di G. Szell nell'orchestra di Cleveland (1964). Divenne [...] direttore stabile della Metropolitan Opera di New York nel 1973, direttore musicale nel 1975 e direttore artistico nel 1986, ricoprendo tali cariche fino al 2011, anno in cui gli è subentrato F. Luisi; ...
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Compositore e didatta statunitense (New Haven, Connecticut, 1897 - Bethany, Connecticut, 1966). Studiò a Parigi con V. d'Indy e si perfezionò a New York con E. Bloch. Nel 1923 insegnò a Cleveland e fu [...] attivo come violinista in un complesso da camera; trasferitosi a Boston nel 1932, vi svolse fino al 1938 un'intensa attività didattica e direttoriale. Fu poi direttore del New England conservatory of music ...
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Pianista, arrangiatore e compositore statunitense (Cuthbert, Georgia, 1898 - New York 1952). È considerato il padre del linguaggio orchestrale jazzistico. La sua formazione, fondata nel 1924 e continuamente [...] rinnovata (vi suonarono, tra gli altri, L. Armstrong, C. Hawkins, Ch. Green), stabilì prima il linguaggio del jazz classico, a evoluzione dello stile collettivo ed eterofonico di New Orleans, e poi lo ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...