Willingham, Calder
Patrick McGilligan
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 23 dicembre 1922 e morto a Laconia (New Hampshire) il 19 febbraio 1995. Scrittore vigoroso [...] e originale, dichiarò sempre che il lavoro nel cinema era per lui solo un'attività sussidiaria. Segni distintivi delle sue sceneggiature (in due casi tratte da suoi romanzi) sono una profonda pietà umana ...
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Schulberg, Budd
Sebastiano Lucci
Romanziere e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 27 marzo 1914. Attento osservatore della realtà sociale e delle dinamiche personali, sia nelle sue opere [...] letterarie sia nelle sceneggiature ha saputo cogliere i conflitti tra l'individuo e la società, ritraendo un'America dilaniata dalle contraddizioni, in cui emerge il malessere implicito nel sogno americano. ...
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(A Farewell to Arms) Romanzo (1929) dello scrittore statunitense E. Hemingway (1899-1961), nato dall’esperienza della guerra riletta attraverso un personale antimilitarismo dell'autore. Fu oggetto di adattamenti [...] cinematografici, il primo dei quali fu l'omonimo film (1932) del regista statunitense F. Borzage (1894-1962). ...
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McInerney, Jay (propr. John Barrett McInerney Jr.). ‒ Scrittore statunitense (n. Hartford, Connecticut, 1955). Tra i più significativi esponenti del nuovo minimalismo statunitense, ha ottenuto fama internazionale [...] con il romanzo Bright lights, big city (1984; trad. it. Le mille luci di New York, 1986), incisivo ritratto di una generazione edonista e priva di valori cui hanno fatto seguito tra gli altri Naked on ...
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(trad. it. Chiamalo sonno) Romanzo (1934) dello scrittore statunitense H. Roth (1906-1995).
La storia di tre anni di vita, dai cinque agli otto, di David Schearl, un bambino ebreo che vive con la famiglia [...] nel Lower East Side di Manhattan, negli anni che precedono il primo conflitto mondiale ...
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Titolo di una serie di romanzi dello scrittore statunitense F.M.M. Spillane (noto con lo pseudonimo di Mickey Spillane; 1918-2006), dal nome del protagonista, un detective privato. Il primo libro della [...] serie è stato I, the jury (1947; trad. it. Ti ucciderò, 1953), mentre da Kiss Me Deadly è stato tratto l’omonimo adattamento cinematografico (Un bacio e una pistola; 1955) ...
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ZUKOFSKY, Louis
Cristina Giorcelli
Poeta, critico e prosatore statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1904, morto ivi il 12 maggio 1978. Proveniente da una famiglia di ebrei russi di recente immigrazione, [...] musica, musica di parole: sull'''Autobiography'' di L. Zukofsky, in Letterature d'America, v, 22, 1984; la rivista statunitense Sagetrieb (University of Maine) dal 1982 pubblica saggi e note su Pound, Williams, H. Doolittle, Zukofsky, oltre che sui ...
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(Zanna bianca) Romanzo d’avventura (1906) del romanziere statunitense noto con lo pseudonimo di Jack London (1876-1916), che deriva il titolo dal nome del protagonista, un lupo che, divenuto socievole [...] e domestico, attraversando l’America e passando da un padrone all’altro cambia continuamente attività al servizio dell’uomo, in cerca di una vita migliore.
Dal racconto sono stati tratti alcuni adattamenti ...
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(La capanna dello zio Tom) Romanzo della scrittrice statunitense H. Stowe Beecher (1811-1896), pubblicato sulla rivista National Era nel 1851 e in volume nel 1852.
Tom è uno schiavo della famiglia Shelby, [...] la quale, trovandosi in un momento di difficoltà economiche, lo vende a Simon Legree, uomo privo di scrupoli. Nella piantagione di quest'ultimo Tom si rifiuta di rivelare il piano di fuga di due schiave ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...