Poeta statunitense (Wilkinsburg, Pennsylvania, 1926 - Nelson, New York, 2009). Di famiglia quacchera, laureatosi nel 1949, ha insegnato letteratura in varie università. Alla vasta risonanza suscitata dalla [...] prima raccolta, Heart's needle (1959; trad. it. 1975) che gli valse il premio Pulitzer nel 1960, seguì un periodo di relativo silenzio, interrotto da After experience (1968). Dopo il controverso The Fuhrer ...
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Green, John Michael. – Scrittore statunitense (n. Indianapolis 1977). Tra i più importanti esponenti contemporanei del genere narrativo Young Adult, rivolto a un pubblico di adolescenti, ha esordito nella [...] scrittura con il romanzo di formazione Looking for Alaska (2005; trad. it. 2009), che gli è valso un ampio successo di pubblico e di critica, ampiamente confermato anche dai successivi An abundance of ...
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Scrittore statunitense (New York 1911 - North Stanford, New Hampshire, 1972). Professore alla New York University e al Blanck Mountain College, collaborò a varie riviste progressiste, fra cui The New Republic, [...] Liberation e The Partisan Review. Nella vasta produzione saggistica (The society I live in is mine, 1963; Mass educa tion in science, 1966; The moral ambiguity
of America, 1967), G. si è richiamato a W. ...
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Regista cinematografico e teatrale statunitense (New York 1904 - ivi 1977). Dopo aver studiato alla School of Drama dell’Università di Yale, ha diretto diversi lavori teatrali a Broadway, per approdare [...] infine alla regia cinematografica; la sua vasta filmografia (costituita principalmente da commedie e musical) si caratterizza per gli scenari grotteschi e surreali e per l’uso di paradossi e discontinuità ...
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Scrittore statunitense (n. Chicago 1949). Laureatosi alla Harvard Law School nel 1978, non ha mai smesso di esercitare la professione di avvocato, nonostante si sia affermato come uno dei più celebri e [...] letti autori di legal thriller. Il successo mondiale di Presumed innocent (1987, trad. it. 1987), il primo dei racconti di T. ad avere l'adattamento cinematografico, è stato replicato da romanzi in cui ...
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Poeta e critico statunitense (Brooklyn 1913 - New York 1966). Nella prima raccolta di versi, In dreams begin responsabilities (1938), in cui si avverte l'influsso di Th. S. Eliot, il motivo del disadattamento [...] della sensibilità artistica nel mondo moderno si propone già come tratto essenziale della sua poesia. Redattore (1943-46), poi condirettore (1947-55) della rivista marxista Partisan review, professore ...
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Critico e poeta statunitense (n. Gloversville, New York, 1880 - m. 1957). Professore all'università del Minnesota (1907-48), professore ospite alle università di Chicago (1938), Harvard (1941; 1948; 1949-50), [...] al seminario di Salisburgo (1950), alle università di Parigi e Strasburgo (1951-52), alla Johns Hopkins University (1952-53), all'università di Vienna (1954-55), scrisse due volumi di poesie Beginning ...
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Poeta e scrittore statunitense (Savannah 1889 - ivi 1973). Fece parte degli "imagisti" pubblicando tra l'altro: Turns and the movies (1916) e Nocturne of remembered spring (1917), dove è palese l'influenza [...] di Eliot. In seguito trovò il suo tono in una poesia che tende a ricalcare, ossessivamente, il ritmo musicale. Altri volumi di poesia sono: Punch, the immortal liar (1921); Preludes for Memnon (1931); ...
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Critico statunitense (Pasadena 1902 - Boston 1950), prof. di storia della letteratura nella Harvard University dal 1942. Il suo spirito intimamente religioso, liberale in politica, e il carattere incisivo [...] dei suoi giudizî critici ne fecero un insegnante di forte influenza formativa. Seguì un orientamento di critica sociologica che mirava a collocare l'opera nel suo ambiente sociale, pur dando spazio ai ...
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Scrittore statunitense (New York 1783 - Irvington 1859). Inaugurò la letteratura umoristica americana con History of New York (1809), che egli attribuisce a un immaginario autore, Dietrich Knickerbocker; [...] si tratta di una satira della vita di Nuova Amsterdam (divenuta poi New York) che contiene una implicita critica alla democrazia jeffersoniana. Nel 1815 venne in Europa dove compose il suo secondo capolavoro ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...