Scrittore statunitense (Newburgh, New York, 1809 - Filadelfia 1885). Autodidatta, è ricordato per Ten nights in a barroom and what I saw there (1854), un classico minore della letteratura americana, che [...] a suo tempo godette della stessa popolarità di Uncle Tom's cabin ...
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Scrittore statunitense (Lunenburg, Mass., 1778 - Charlestown 1841). È noto soprattutto per un breve racconto, Peter Rugg the missing man (1824; trad. it. 1961), d'ispirazione allegorica, che influenzò [...] Poe e Hawthorne. Peter Rugg è rimasto un personaggio classico della letteratura americana ...
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Scrittore statunitense (n. forse Boston 1765 - m. Murfreesborough, North Carolina, 1793). Presunto autore di The power of sympathy, il primo o uno dei primi romanzi americani, pubblicato anonimo nel 1789, [...] attribuito nel 1878 a Sarah Morton, a B. nel 1894 ...
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Scrittrice scozzese naturalizzata statunitense (Ulverston, Lancashire, 1831 - New York 1919). Emigrata in America nel 1853, pubblicò il primo romanzo nel 1872, ma fu con Jan Vedder's wife (1885) che raggiunse [...] la notorietà. Ha scritto oltre settanta romanzi ...
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Pittore statunitense (Lovell, Maine, 1824 - New York 1906). Studiò in patria e in Europa; soggiornò cinque anni all'Aia. Dedicatosi alla pittura di ritratto e soprattutto di genere, rappresentò prevalentemente [...] scene popolari e agresti e i casi delle genti del suo paese, come pure degli afroamericani degli stati del Sud ...
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Romanzo (1951) del romanziere statunitense J.D. Salinger (1919-2010), noto in Italia, vista l’intraducibilità del titolo originale, prima come Vita da uomo (1952), poi come Il giovane Holden (1961), dal [...] nome del protagonista. Holden Caulfield racconta gli avvenimenti immediatamente successivi alla sua espulsione dalla scuola, l’Istituto Pencey ...
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Biochimico statunitense (Los Angeles 1912 - Carbondale, Illinois, 1998), prof. di chimica all'univ. di Miami dal 1964. Si dedicò soprattutto allo studio delle sequenze degli amminoacidi nelle proteine, [...] a quello della variabilità nella biosintesi delle proteine e a quello dell'evoluzione darwiniana delle proteine e dell'origine delle protoproteine ...
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Scrittrice statunitense (Portage, Wis., 1874 - Chicago 1938). Nella sua opera narrativa prevale l'osservazione dei costumi e della vita del Wisconsin, interpretata in chiave sentimentale. Dei suoi romanzi [...] si citano: Romance island (1906), Miss Lulu Bett (1921, il migliore), Faint perfume (1923), Papa La Fleur (1933), Light woman (1937) ...
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Scrittore statunitense (Shippensburg, Pennsylvania, 1777 - Filadelfia 1804); pubblicò raccolte di scritti in versi e in prosa e varie commedie oggi dimenticate. La sua opera maggiore e più nota è formata [...] dai poemi: The death of George Washington (1800); The powers of Genius (1801) e Valerian (pubblicato post., incompiuto, 1805) ...
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Scrittore statunitense (n. Chicago 1880 - m. 1950), la cui opera è rappresentativa del liberalismo ottimistico tipico degli inizî del sec. 20º. Tra i suoi romanzi: The harbor (1915); Danger (1923); Great [...] winds (1933); One of us (1934); e tra le opere drammatiche: The village (1919), Silent storms (1927) ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...