Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] singole posizioni e le interpretazioni dei due termini del rapporto, così come complesse furono le relazioni tra n. inglese e n. statunitense, maggiormente legato il primo (specie con Moore) alle tesi di filosofi come F. Brentano e A. Meinong. Il n ...
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Fotografo (Varsavia 1911 - Canale di Suez 1956). Dopo gli studî di grafica a Lipsia, intraprese l'attività di fotografo, con il soprannome di Chim, all'inizio degli anni Trenta. Negli stessi anni, lavorando [...] partecipe dei drammi della realtà fotografata. Emigrato negli USA nell'autunno del 1939, prestò servizio nell'esercito statunitense come ricognitore fotografico. Nel 1947 fu uno dei fondatori dell'agenzia Magnum. Una grande retrospettiva della sua ...
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– Fotografo cinese (n. Heilongijang 1966). Ha studiato presso l'accademia di belle arti del Sichuan. Dedicatosi alla pittura dal 1995 al 1997, ha trattato la figura in tematiche afferenti alla lotta e [...] tradizionale rotolo di pergamena cinese. Eclettico estro artistico, influenzato dalle avanguardie pop dell'arte statunitense, ha realizzato lavori frutto di accurate rielaborazioni progettuali che reinterpretano, trasponendole nella realtà cinese ...
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Pechino
Marco Casamonti
Capitale della Repubblica popolare di Cina. Gli abitanti della città risultavano 7.441.000 al censimento del 2000, e quelli dell'agglomerato urbano 12.400.000 circa secondo stime [...] spiccano il Fortune Plaza (2004-2008; studio tedesco GMP, von Gerkan, Marg und Partner), l'Yintai Centre (2004-2008; studio statunitense John Portman & Associates), e la terza torre del China World Trade Center a Guomao (2005-2008; studio ...
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Pittore (Parigi 1900 - Woodbury, Connecticut, 1955). Imbarcatosi nella marina mercantile nel 1918, T. fu nell'America Meridionale e in Africa. Tornato in Francia, dopo il servizio militare, si stabilì [...] diverse manifestazioni del gruppo, rimase un isolato; nel 1939 si stabilì definitivamente negli USA, ottenendo nel 1948 la cittadinanza statunitense. La pittura di T. è sempre pervasa da un senso angoscioso del mistero e della solitudine: dal dipinto ...
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SOM Studio di progettazione fondato nel 1939 dagli architetti statunitensi L. Skidmore (Lawrenceburg, Indiana, 1897 - Winter Haven, Florida, 1962), A.N. Owings (Indianapolis 1903 - Santa Fe 1984) e J.O. [...] : Lever House, 1952, New York; John Hancock Building, 1959, San Francisco; Sears Tower, 1974, Chicago; Ambasciata statunitense a Mosca, 1985.
SOM, oltre che di architettura, si occupa anche di ingegneria, progettazione urbana, urbanistica, design di ...
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Alcott, John
Stefano Masi
Direttore della fotografia inglese, nato a Londra nel 1931 e morto a Cannes il 28 luglio 1986. Innovatore della tecnica di ripresa cinematografica, A. è riconosciuto come uno [...] visioni kubrickiane, A. ne accompagnò lo sviluppo narrativo, conferendo consistenza figurativa e cromatica alle ossessioni del regista statunitense. Elaborò infatti un complesso gioco di luci in cui i toni chiari risultano bloccati in una dimensione ...
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MUMFORD, Lewis
Francesco Paolo Fiore
(App. II, II, p. 369)
Critico, storico dell'architettura e urbanista-sociologo, morto ad Amenia (New York) il 26 gennaio 1990. La sua preparazione fu quella, vasta [...]
Originale critico nei confronti della separazione tra i saperi scientifici e le arti, con particolare riguardo all'architettura statunitense, M. si rivolse ad essa apprezzandone i valori ''organici'', rivolti a garantire all'uomo un più libero modo ...
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L'inizio del 21° sec. è stato segnato da un evento drammatico che ha avuto risvolti significativi anche in a.: l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, che ha provocato, com'è noto, la distruzione [...] University di New York. Diverso il discorso per quanto riguarda il Canada, Paese che, pur con mezzi minori di quelli statunitensi, è apparso in grado di operare con notevole maturità. Fra i progettisti degni di nota, ci limitiamo a segnalare i ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] dei cantanti diffusosi su scala mondiale con i Beatles; un genere che nasce a Londra e s'impone poi all'intera cultura statunitense ed e uropea, inaugurando la caratteristica immagine pop delle copertine dei dischi microsolco a 33 giri e a 45 giri e ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...