Chimico-fisico, nato a Birmingham il 17 luglio 1919. Professore di metallurgia nell'università di Birmingham dal 1949 al 1955, poi dal 1958 al 1965 nell'università di Cambridge, membro e successivamente [...] noto per fondamentali studi di fisica dello statosolido (dislocazioni dei cristalli, con particolare riferimento Di grande interesse le ricerche concernenti gli effetti provocati sui solidi dalle radiazioni nucleari (per es., la distorsione delle ...
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Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli [...] seconda fase. Ciò comporta un effetto indurente.
Nel decorso dei processi d’invecchiamento per precipitazione allo statosolido si verificano modificazioni nelle caratteristiche della l. quando, al crescere delle dimensioni delle particelle disperse ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] (fiori di z.) entro ampie camere costruite in piombo (per ottenere un miglior controllo della temperatura).
Nel passato lo z. veniva trasportato allo statosolido, in pezzi o in polvere; attualmente la maggior parte dello z. viene convogliato allo ...
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In petrografia, insieme dei processi di trasformazione mineralogica e strutturale che si esplicano allo statosolido su rocce preesistenti (siano esse ignee, sedimentarie o metamorfiche) quando queste [...] scambi allochimici (metasomatismo metamorfico) che tuttavia hanno carattere locale. In questo modo una roccia, pur rimanendo allo statosolido, può cambiare la propria composizione chimica con l’aggiunta o con l’eliminazione di materiale chimico, che ...
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Ogni sostanza organica o inorganica, solida o fluida, chimicamente e fisicamente omogenea, con una composizione chimica ben individuabile, facente parte della litosfera terrestre, ma anche degli altri [...] , zolfo, dolomite ecc.) formatisi in seguito a determinati processi biologici.
La genesi dei m., che sono per la massima parte sostanze allo statosolido, amorfe o cristalline (fa eccezione il mercurio metallico il quale non si trova in natura allo ...
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In petrografia, miscela complessa naturale, essenzialmente liquida, ad alta temperatura, costituita in prevalenza da fusi silicatici che contengono disciolti nella loro massa quantità variabili di gas [...] di natura geologica, tettonica e geofisica indicano che il m. trae la sua origine nell’astenosfera dove il materiale allo statosolido, in seguito a un processo di fusione parziale, produce un fuso in grado di migrare verso l’alto; questo raggiunge ...
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(o nichelio) Elemento chimico (simbolo Ni; numero atomico 28, peso atomico 58,69).
Caratteristiche
Si trova in natura in diversi minerali come solfuro (nella millerite), solfuro doppio con ferro (pentlandite), [...] alla temperatura di almeno 50 °C: si forma nichelcarbonile gassoso, mentre le altre impurezze restano inattaccate, allo statosolido. Il nichelcarbonile, invece, viene inviato in reattori, dove, portato alla temperatura di 180-200 °C, si decompone ...
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Fisico statunitense (Washington 1937 - Ithaca, New York, 2013). Autore di originali ricerche riguardanti le proprietà termiche e magnetiche dell'elio liquido e solido alle bassissime temperature, nel 1996 [...] a ricoprire, dal 1987, la cattedra di fisica F. R. Newman. Dal 1990 al 1997 è stato direttore del laboratorio di fisica atomica e dello statosolido della stessa università. La scoperta della superfluidità nell'isotopo 3He dell'elio, che gli valse il ...
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Fisico svizzero (n. Basilea 1927), ricercatore dal 1958 presso l'Istituto Battelle di Ginevra e dal 1963 presso il laboratorio di ricerca IBM di Zurigo; dal 1987 prof. presso l'univ. di Zurigo. Ha svolto [...] una vasta e significativa attività di ricerca nella fisica dello statosolido, caratterizzata da un felice connubio tra sperimentazione e profonda conoscenza teorica dei problemi affrontati: rilevanti sono i risultati ottenuti sulle proprietà locali ...
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Fisico svizzero (Buchs, Svizzera, 1933 - Wollerau, Svizzera, 2013). Compiuti gli studi in patria, dopo un breve periodo trascorso negli USA è stato ricercatore dal 1963 al 1997 presso i laboratori della [...] IBM di Zurigo. Nel corso della sua intensa attività di ricerca, R. si è interessato di numerosi problemi di fisica dello statosolido, in particolare di quelli riguardanti le superfici dei materiali. In collaborazione con G. Binnig, R. ha ideato e ...
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solido1
sòlido1 agg. e s. m. [dal lat. solĭdus, propr. «intero, compatto, massiccio, senza cavità o vuoti interni»; cfr. saldo1 e sodo]. – 1. agg. a. Stabile, ben piantato, resistente: una serie di s. pilastri; fondamenta s.; la costruzione...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...