La nozione di c. (lat. consensus, "conformità dei voleri") ha avuto nelle scienze sociali un rilievo particolare rispetto alla politica, venendo utilizzata soprattutto per definire l'accordo dei componenti [...] ". In caso contrario si corre infatti il rischio di una percezione di ingiustizia che può minare la coesione sociale e spingere a stati di anomia.
Nella prospettiva olistica rientrano anche gli approcci di tipo funzionalistico, dove il c., più che ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] , priva di traduzione pratica, che i liberali potrebbero essere collocati a d. mentre i socialisti occuperebbero lo spazio della sinistra. La realtà è sempre stata diversa, più complicata e variegata. È così possibile sostenere che, in materia di ...
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di Gianfranco Pasquino
I termini centro, destra e sinistra fanno parte di una concezione spaziale della politica che risale alla Rivoluzione francese. Allora, la definizione dei vari gruppi venne espressa [...] e drastiche, luogo preminente di moderazione politica (sociale e culturale). Nella misura in cui le ideologie due più importanti e duraturi sistemi bipartitici, Gran Bretagna e Stati Uniti, quand'anche la competizione che ha portato al governo dei ...
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Sinistra
Gianfranco Pasquino
Nello spazio politico della competizione elettorale, del posizionamento parlamentare e dell'autocollocazione dei cittadini, la s. esiste e si contrappone in maniera sufficientemente [...] dalla s. italiana a opera di S. Berlusconi e dai socialisti spagnoli, fece addirittura sorgere l'interrogativo What is left?, con altro ha argomentato la necessità di 'andare oltre': "lo stato non dovrebbe dominare né i mercati né la società civile, ...
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Uomo politico statunitense nato a New Haven (Connecticut) il 6 luglio 1946. Quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti d'America, eletto nel 2000 e rieletto nel 2004, è figlio di G.H.W. Bush, a sua [...] fino alla condanna a morte. In tale prospettiva ogni azione dello Stato che vada al di là della garanzia dell'ordine e della in campo sociale, nonostante i dubbi d'incostituzionalità in rapporto al principio di separazione Stato-chiesa; mentre ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] politica e polizia nella gestione dei problemi sociali, dalla migrazione di un numero sempre crescente di uomini e di donne sprovvisti di qualsiasi statuto giuridico e spesso ridotti allo stato informe di nuda vita alla proliferazione corrispondente ...
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Sistema di governo predisposto per reggere taluni territorî non in condizione di governarsi da soli e attuato mediante l'attribuzione dei poteri di amministrazione a un determinato stato da parte delle [...] , specifica in modo minuto i doveri dello stato fiduciario nei confronti delle popolazioni, designa l' Astuto, Linee principali di una a.f. delle nostre colonie, in Rassegna di studi sociali, Roma 1947, n. 3-4; R. I. Bunche, Trusteeship and non ...
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L'a.p. è lo studio comparato delle modalità con le quali le diverse culture politiche hanno affrontato e risolto i problemi dell'acquisizione, concentrazione e diffusione del potere politico, della creazione [...] risalire alla metà del 19° secolo, ai grandi affreschi di alcuni storici sociali e giuristi (per es., H. Maine, Ancient law, 1861, e e diverse combinazioni fra di esse. Infine, è stato notato che la prospettiva struttural-funzionalista, che assegna a ...
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Economista e uomo politico francese, nato a Parigi il 20 luglio 1925. Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi [...] (1959-62), organo di consulenza del governo francese, dal 1962 al 1969 è stato responsabile degli affari sociali del Commissariat général du plan. Segretario generale del Comité interministériel pour la formation professionnelle et la promotion ...
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Sociologo e politologo statunitense, nato a New York il 10 maggio 1919. Professore di Social Sciences all'università di Harvard (1970), ha insegnato anche all'università di Chicago e alla Columbia University. [...] importanti e influenti intellettuali statunitensi.
La sua fama è stata rinverdita e ampliata dagli studi più recenti. In The coming of post-industrial society. A venture in social forecasting (1973) B. analizza i mutamenti avvenuti nella struttura ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...