I concetti di ansia e di angoscia sono entrati in psicopatologia tardivamente, posteriormente alle speculazioni filosofiche di S. Kierkegaard (per le quali v. angoscia, in questa App.): nel 1866 il Morel [...] , ma solo nel 1893 E. Ecker descrive per primo l'angoscia allo stato puro, nella neurastenia. Due anni dopo S. Freud, definendo la neurosi d perfettamente normali e bene adattate sul piano affettivo e sociale; ma per l'intensità e per il ripetersi ...
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L'epoca moderna è contrassegnata dalla progressiva rarefazione delle pandemie da morbi esotici e delle grandi epidemie che afflissero l'umanità nei secoli scorsi ed è probabile che se non vi fosse stata [...] un esempio il reumatismo, la cui importanza sociale è costituita soprattutto dalle cardiopatie che ad statistici, ma certamente il problema non è così grave come per altri paesi. È stato calcolato che negli S. U. siano fra 450.000 e 900.000 cardio- ...
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(XIII, p. 935)
Strutture neurofisiologiche delle emozioni. - Il termine e., per i suoi rapporti con il linguaggio comune, presenta un'intrinseca ambiguità ed è definito in modi diversi da autori diversi. [...] nel corso dello sviluppo biologico, psicologico e sociale dell'individuo. Due livelli di elaborazione emozionale mediale del lobo temporale, formando una prominenza la cui forma è stata paragonata a quella di un cavalluccio marino, e che si arrotola ...
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MEDICINA PSICOSOMATICA
Massimo Biondi
Il termine (contratto da ''psichico'' e ''somatico'') indica il campo della m. che studia disturbi e malattie fisiche alla cui origine si ritiene esistano fattori [...] è provato che la presenza di un valido supporto sociale ha come un effetto protettivo verso patologie sia psichiatriche molto interessante è il problema dei tumori. Nell'animale è stato provato che lo stress può modificare la suscettibilità a tumori ...
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Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] acquistano, inoltre, una collocazione culturale identificando gruppi sociali o etnici, rituali o appartenenze religiose. I Convenzione di Vienna del 1971. Attraverso tali deliberazioni gli Stati firmatari hanno fissato in tabelle i tipi di d. ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] , ii, p. 239). La neurofisiologia degli anni Ottanta è stata in grado di analizzare al livello molecolare la struttura e il spiegata dall'importanza dell'espressione facciale nella comunicazione sociale dei primati (Perrett e altri 1987; Rolls ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] rivoluzione sessuale del Sessantotto, come etichetta e come corpus teorico, è un mito scaduto, proprio perché è stata consumata e archiviata dal corpo sociale. Ma anche perché è un evento che si è mosso nell'alveo di un pensiero ormai inattuale. Si ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] nel futuro, l'arte, la scienza, la tecnologia, l'organizzazione sociale - possono ascriversi a un c. molto più grande di quello di anni fa, ma è probabile che il linguaggio vocale sia stato preceduto da un lungo periodo in cui gli ominidi comunicavano ...
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TUBERCOLOSI (XXXIV, p. 433; App. II, 11, p. 1026)
Carlo CATTANEO
Attilio ONIODEI-ZORINI
Giuseppe SPINA
Biochimica del bacillo tubercolare. - Gli studî sulla composizione chimica dei micobatterî, in [...] un determinato ceppo, tanto che per i micobatterî sono stati elaborati tests di virulenza in vitro, quali: il incidenza grave di un tempo, rimane pur sempre una malattia d'interesse sociale, che va combattuta con tutti i mezzi.
Un problema che oggi ...
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di Alberto Siracusano e Cinzia Niolu
La d. è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi psichici (tristezza marcata, anedonia, hopelessness, helplessness, sentimenti di colpa e autosvalutazione, [...] . Il decorso della malattia è generalmente fasico e cronico.
La genesi della d. è stata, di volta in volta, attribuita a diverse cause: psicologiche, biologiche, sociali, bio-psico-sociali. L'approccio più estensivo è considerato quello eco-bio-psico ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...