di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] 9,5% (Castellani 2009b). Solo l’insieme di vari fattori demografici, sociali e culturali – l’amministrazione centralizzata, l’esercito nazionale e il servizio fasce della popolazione che lungamente ne erano state escluse, avvenne per gradi, in gran ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità che è stata sottoscritta per l’Italia il 30 marzo 2007 dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. In alcuni articoli significativi di questa Convenzione (artt. 2, 9 ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] (dal latino arcaico al 700 d.C. circa), che è stato descritto nei suoi vari aspetti: fonologico, morfosintattico e lessicale (Roncaglia 1965 forze che agivano nel senso della mobilità sociale e della promozione culturale. La rivoluzione in ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] vista dell’analisi fonetica (➔ fonetica), questi concetti sono stati ridefiniti a partire da Lindblom (1990), che ha dell’italiano letterario […] varia principalmente secondo le regioni, le classi sociali, la qualità del discorso. […] Ma non c’è un ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] senza freni dei vocaboli della lingua inglese (➔ itangliano), per cui perfino un ministero di Stato, quello competente nel campo delle politiche sociali (previdenza, famiglia, minori, ecc.) ha assunto il nome corrente di ministero del Welfare. Il ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] due episodi esemplari, di portata molto diversa, la grafia è stata veicolo di messaggi: la grafia xenofoba del fascismo (trattata, 2009: 66) parla di una vera e propria «sanzione sociale» a cui l’errore ortografico espone lo scrivente.
Come sosteneva ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] nel senso in cui la immaginiamo oggi, ma non è mai stato raggiunto un consenso su come sia avvenuta l'evoluzione del linguaggio , pp. 219-236.
Givens 1978: Givens, David B., Social expressivity during the first year of life, "Sign language studies", ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] della norma di fatto, ma a priori, con riferimento a modelli letterari del passato, le cui scelte non sempre erano state avallate dal consenso sociale (Galli de’ Paratesi 1987; 1988). Ciò ha determinato, da un lato, il fatto che «il confine e la ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] I rapporti con il popolo, nella sua complessa stratificazione sociale, si sono resi necessari solo quando già esisteva volta la richiesta di intervento era venuta da un ministro dello Stato unitario, e il dibattito non riguardava le scelte di un ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] dei popoli dell'Italia antica, delle loro condizioni sociali, conservatesi per lungo tempo affini. Ma dev'essere trovare nuove fonti dove c'è storia. Come gli Antichi Italici erano stati l'occasione per individuare la lingua come storia e il "dato di ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...