Poeta e filosofo portoghese (Ponta Delgada 1842 - ivi 1891). Fu l'organizzatore e l'iniziatore delle "conferenze democratiche" a Lisbona (1871), da lui inaugurate con il discorso sulle Causas da decadência [...] nós últimos três séculos, che suscitarono anche l'intervento dello stato per il loro carattere rivoluzionario sia nel campo letterario sia in quello politico-sociale. Le sue liriche, d'ispirazione filosofica (Odes modernas, 1865; Primaveras ...
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Poeta norvegese (Cristiania 1883 - ivi 1933), figlio dello scrittore Jacob Breda Bull. Estraneo a ogni interesse politico e sociale, B. è stato in Norvegia il più fermo, continuo e rigoroso esempio di [...] quella poesia filosofica, che ebbe le sue remote radici nel simbolismo francese. In una forma severamente classica, ha espresso il suo nichilismo, cui unica soluzione appare la morte. Nella sua produzione ...
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Scrittore e storico francese (Tilly, Seine-et-Marne, 1877 - Villeblevin, Yonne, 1954). È stato segretario della Camera di commercio internazionale e professore onorario all'università di Parigi. Si è anche [...] vivamente interessato di teatro, insieme con G. Baty, è stato uno dei creatori del Vieux Colombier e ha fatto parte del gruppo (3 voll., 1936-1954). Diresse anche (in collaborazione con G. Bourgin e E. Labrousse) la Bibliothèque économique et sociale. ...
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Scrittore spagnolo (Valladolid 1844 - Madrid 1934). Fu generale del corpo di stato maggiore. Seguace della scuola drammatica di J. de Echegaray, dette al teatro opere piuttosto enfatiche: El más sagrado [...] 1877), Los laureles de un poeta (1878), La opinión pública (1878), La mariposa (1879) di carattere simbolistico, El código del honor (1881), La pasionaria (1883), La trata de blancas (1887) di carattere sociale, La Maya (1901), Mater Dolorosa (1904). ...
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Scrittore giapponese (1863-1916), tra i primi studiosi della lingua e del pensiero tedesco; senatore (1875), e poi rettore dell'univ. di Tokyo. Autore di scritti di filosofia sociale e politica che riflettono [...] l'influsso dell'evoluzionismo di Darwin e Haeckel e dell'idea hegeliana dello stato. ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] condizionamenti di una tradizione, delle convenienze da rispettare verso l'indole e i costumi del corpo sociale. Il Leviatano di T. Hobbes, che fa dello stato la sola ragione di cui i cittadini, atterriti dalla loro stessa natura, siano capaci e che ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] J. McKendrick (n. 1955) e S. Armitage (n. 1963).
Gli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. sono stati segnati sul piano politico e sociale, in Italia, dal progressivo riflusso dell'onda di rinnovamento e di emancipazione del decennio precedente. È ...
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MAḤFŪŽ, Naǧīb
Daniela Amaldi
Scrittore egiziano, nato ad al-Ǧamāliyya (Il Cairo) l'11 dicembre 1911. Nel 1930 s'iscrisse alla facoltà di Lettere all'università Fu᾽ād i del Cairo, presso cui ha studiato [...] narrato i mutamenti e le problematiche della piccola borghesia urbana, la classe sociale che ha determinato la storia dell'Egitto negli ultimi settanta anni.
Nel 1988 gli è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura, che va ad aggiungersi ad ...
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PAGLIARANI, Elio
Alessandra Briganti
Poeta, critico teatrale, nato il 25 maggio 1927 a Viserba. Nel 1951 si è laureato in scienze politiche a Padova e successivamente ha insegnato a Milano nelle scuole [...] secondarie. È stato redattore dell'Avanti! dal 1956 al 1962. Nel 1960 si è trasferito a Roma dove ha lavorato come teatro come mezzo attraverso cui la poesia recupera eliotianamente forza sociale. Tale interesse, prima che nell'attività di critico, ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] Protagonisti di entrambi i dibattiti sulle categorie di ideologia e di totalitarismo sono non a caso gli scienziati sociali tedeschi emigrati negli Stati Uniti (tra gli altri C.J. Friedrich, e il polacco Z. Brzezinski). Originato in un clima legato ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...