La Repubblica di Venezia ha rappresentato un modello politico e sociale per diversi secoli, tanto da diventare un vero e proprio mito, costruito attorno a quella che era definita la “Serenissima”, una [...] diritto solo i membri delle famiglie che ne erano state parte nei quattro anni precedenti e creando di fatto una vent’anni invece che a venticinque. Coloro che non erano stati sorteggiati erano detti “tristi” e avrebbero dovuto aspettare cinque anni ...
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«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] , ossia il testo che potrebbe essere ma che non è stato realizzato. Tale contraddizione non si manifesta nell’opera, risultato , mutevole nel tempo, dimentichi della profonda valenza sociale e conoscitiva della letteratura rispetto alla realtà. L ...
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Perennemente in tensione tra i traumi storici, vissuti in prima persona, e l’influenza della filosofia dell’esistenza e degli insegnamenti heideggeriani, Hannah Arendt (1906 – 1975), una delle figure intellettuali [...] quanto dell’azione. Così, attraverso la perfetta coincidenza di Stato e politica, l’annullamento della pluralità nell’Uno e differenze. La dimensione collettiva proposta nel Contratto sociale costringe il singolo alla piena identificazione con il ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] protezione e l’aiuto degli indigenti e dei poveri; nonché molti altri elementi democratici e tipici di un moderno Statosociale come ad esempio la possibilità di emanare norme atte a colpire una minoranza. Speciale menzione merita la «sottoposizione ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] le scuole.Fin qui si è spiegato a grandi linee come lo Stato d’Israele definisca i rapporti Stato-fedi religiose e come affronta la problematica della disomogeneità etnica e sociale. Si è anche avuto modo di capire come molto spesso, nella vita ...
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] e per finire, a partire dalle due guerre mondiali, agli Stati Uniti. Tra gli sfidanti che non sono mai riusciti ad come costruzione mentale degli individui, e soprattutto costruzione sociale una volta che una determinata visione viene condivisa all ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] individuali, allo stesso tempo preme osservare che «l’esito è stato il populismo mediatico, un sistema nel quale (purché se ne in quanto il mondo è in realtà frutto di una costruzione sociale (costruttivismo). A quest’ultimo assunto, che dà luogo ad ...
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[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] sia cosciente.
Un’altra teoria si focalizza sull’utilità sociale di credere nell’esistenza di un’identità e di una per non aver agito diversamente quando si crede che sarebbe stato possibile farlo. Queste due componenti, le sanzioni esogene (come ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] della cultura, e più nello specifico l’autonomia della cultura rispetto alle macrostrutture economico-sociali, è stato al centro delle principali riflessioni che hanno scosso dalle fondamenta il modo tradizionale di intendere e fare storia. Quest ...
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Su una «diffusa rivista» appare scritto che presso un istituto specializzato si organizzano «corsi introduttivi e avanzati nella maggior parte delle lingue del mondo. Per la precisione […], fino a 215 [...] Ma fa male, ve lo voglio dire, fa male davvero […]. Mio padre è stato l’ultimo capo Eyak, e io ho preso il suo posto. Ora io sono invece del risultato di tassi diseguali di cambiamento sociale che hanno determinato marcate disparità di risorse tra ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...