Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] Chiesa e la speranza di distruggere i ghibellini); oppure simboli che indicavano dipendenza, come le chiavi della Chiesa dello StatoPontificio, il biscione del ducato visconteo, il leone di s. Marco dei Comuni veneti, la croce dei Savoia e così ...
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Figlio (n. 669 - m. 731) di Marcello, romano; allevato nel patriarchio lateranense, dedicò la sua attività alla vita della curia romana. Papa nel 715, appoggiò la missione di s. Bonifacio in Germania nel [...] Liutprando re dei Longobardi che ne approfittò per invadere la Pentapoli e puntare su Roma, G. riuscì a fermare il sovrano longobardo, ottenendo poi (728) la donazione di Sutri "per gli apostoli Pietro e Paolo", primo nucleo dello Statopontificio. ...
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Ecclesiastico (Roma 1805 - ivi 1879); arcivescovo di Nisibi coprì varie cariche nello StatoPontificio: nunzio in Baviera (1847), vicepresidente del Consiglio di stato (1848), ebbe missioni diplomatiche; [...] creato cardinale (1852), ebbe molta parte al concilio Vaticano I; fu quindi vescovo di Iesi, poi arcivescovo di Bologna, carica alla quale rinunciò per tornare in curia come cardinale vescovo di Albano. ...
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Prelato (Napoli 1450 circa - Roma 1516), protetto da Ludovico il Moro, fu creato cardinale (1489) e subito si distinse per abilità diplomatica e sfarzo di vita mondana; sostenitore di Alessandro VI, amico [...] , firmò l'intimazione del Concilio di Pisa (1512), mentre appoggiava Luigi XII di Francia nell'azione contro lo Statopontificio, onde fu scomunicato. Più tardi abiurò, riebbe quindi gli onori cardinalizî e divenne ufficialmente il protettore della ...
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Ecclesiastico (n. 1534 - m. 1581), del ramo di Santa Fiora. Presidente dell'annona sotto Paolo IV, fu poi vescovo di Parma (1560-73), membro autorevole del Concilio di Trento e zelante esecutore dei suoi [...] decreti. Cardinale (1565), legato di Bologna e Romagna (1570), quindi (1580) legato di tutto lo Statopontificio, eccetto Bologna, con l'incarico di estirpare il brigantaggio; ebbe poteri così vasti da essere detto vicepapa. ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1217 circa - ivi 1279), domenicano (1231). Provinciale della Provincia romana (1262-68), ratificò la donazione ai domenicani del convento della Minerva in Roma; vescovo [...] di Orvieto (forse dal 1272), fu vicario dello StatoPontificio durante il concilio di Lione (1274). ...
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Giovanni de' Medici (Firenze 1475 - Roma 1521), secondogenito di Lorenzo il Magnifico; destinato alla carriera ecclesiastica, si laureò a Pisa in diritto canonico, avendo già ottenuto fin dalla fanciullezza [...] l'11 marzo 1513 come fautore di pace dopo il bellicoso pontificato di Giulio II, mirò a evitare in Italia il predominio al nipote Lorenzo il ducato d'Urbino (1516), riunito allo stato papale solo alla morte di quello (1519). Per la sua ambizione ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] Bologna con Martino V (1420-24), gli successe sul soglio pontificio il 3 marzo 1431. Si trovò subito a dover affrontare a causa della sua salute malferma, dei disordini nello stato della Chiesa, e soprattutto temendo una prevaricazione dell'autorità ...
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Cardinale (Lucca 1469 - Roma 1549) legato al card. Alessandro Farnese per essere stato vicario generale a Parma, quando questi fu elevato al soglio pontificio (Paolo III), lo raggiunse a Roma: creato vicario [...] generale di Roma e cardinale (1539), svolse ampia attività per la riforma della Chiesa. Curialista convinto, sostenne l'assoluto primato del papa sul concilio; molto legato alla tradizione, difese la donatio ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] di scelta degni dell'umanità.
Con gli anni Novanta il pontificato di Giovanni Paolo ii sembra caratterizzato da una dicotomia, foriera di Giovanni Paolo ii che la condanna di Galileo era stato un errore, nonché dal più cauto e rispettoso giudizio nei ...
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pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...