PULPITO
D.F. Glass
Il termine p., derivato dal lat. pulpitum, designa una piattaforma sopraelevata, utilizzata nelle chiese per leggere il vangelo, l'epistola e altre letture, per i canti liturgici [...] romane sono però quelli scritti dai maestri del cerimoniale pontificio; quando è presente un unico p. oppure un p. per la cattedrale di Pisa in sostituzione di quello che era stato realizzato nel sec. 12° da Guglielmo.A N della Toscana sono pochi ...
Leggi Tutto
CIPOLLA, Antonio
Giuseppe Miano
Nacque in Napoli il 4 febbr. 1820, figlio di Nicola e di Maria Sorgente. Dopo aver atteso ai primi studi nella città natale discepolo di E. Alvino completò la sua formazione [...] di Roma, che può dirsi l'uffinio edificio della Roma pontificia e il primo della Roma italiana, ebbe inizio nel il monumento a.Cavour a Torino: i disegni per le statue erano stati curati dal Celentano. In un primo momento fu prescelto il bozzetto del ...
Leggi Tutto
GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] "pictor pape" accompagna quella di arciprete di Vercelli, a conferma dello stato ecclesiastico del pittore e della sua condizione eminente tra gli artisti attivi presso la corte pontificia. Come suppone Castelnuovo (1991, pp. 38 s.), da questi primi ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] Trecento.
Il corpus delle opere di G. è stato ricostruito per tappe successive piuttosto faticosamente e in epoca di quel complesso come sede principale romana del potere pontificio in luogo del patriarchio lateranense) insieme con altri artisti ...
Leggi Tutto
FEDERIGHI, Antonio
Morena Costantini
Figlio di Federigo, nacque probabilmente a Siena agli inizi del terzo decennio dei sec. XV. Pochissimo si sa sulla sua formazione artistica, quasi certamente ricevuta [...] era infatti favorito dal pontefice, ma i suoi rapporti con la famiglia Piccolomini erano stati stabiliti sicuramente in precedenza poiché, appena salito al soglio pontificio nel 1458, Pio II lo aveva nominato suo architetto a Siena (Richter, 1985, pp ...
Leggi Tutto
GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] .
Nel 1519, in seguito all'elezione a vicelegato pontificio di Bologna del vescovo di Treviso Bernardo de' Rossi pittura l'Adorazione dei magi che Baldassarre Peruzzi aveva lasciato allo stato di cartone al momento della sua partenza per Roma alla ...
Leggi Tutto
TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] , fino a che, pochi decenni dopo, la città passò sotto il controllo pontificio (Marazzi, 1998, p. 131). Colpita alla metà del sec. 9°, assieme indicata da Lugli (1926) all'età bizantina, è stata recentemente ricondotta alla prima metà del sec. 5° e ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Cassiano iunior
Enrico Stumpo
Nacque a Torino il 21 febbr. 1588 da Antonio e da Bianca Maria Cacherano.
Sul luogo e la data di nascita si è discusso a lungo, ma sembra definitiva l'indicazione [...] l'assunzione al soglio pontificio di Urbano VIII Barberini, entrò nel palazzo pontificio come gentiluomo, poi come . 1610-17, c. 29r; Famiglie nobili, 1610-59, c. 11r; Arch. di Stato di Pisa, Caval. di S. Stefano, Prese d'abito, 1561-1624, f. 135, ...
Leggi Tutto
GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] anima liberale e una confessionale, insomma "fedele al governo pontificio del quale era funzionario", ma "non avverso alle e passim; A. Cimmino, Cultura e letteratura nello Stato del Lazio (1860-1870), in Lo Stato del Lazio, 1860-1870, a cura di F. ...
Leggi Tutto
ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] E.; il medico di Bamberga, infatti, archiatra pontificio, lettore di anatomia alla Sapienza, direttore dell ebbe mai pari. ( … ) Io per me non stimo d'esser mai stato maggiormente trafitto al cuor di dolore che con questa nova né guarderò giammai con ...
Leggi Tutto
pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...