capitano
Negli eserciti moderni, il capo di una compagnia di soldati o di un corpo equivalente; nella gerarchia militare di quasi tutti gli eserciti fa parte della categoria degli ufficiali inferiori [...] a Milano dal sec. 15°), con attribuzioni giurisdizionali e di polizia.
C. del golfo: a Venezia, il comandante della squadra seguito sei mesi.
Si chiamano tuttora c. reggenti i capi dello Stato della Repubblica di S. Marino: in numero di due, sono ...
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Dayan, Moshe
Politico e generale israeliano (Degania, Galilea, 1915-Tel Aviv 1981). Di famiglia originaria dell’Ucraina, partecipò alla Seconda guerra mondiale e ai conflitti che impegnarono lo Stato [...] organizzazione ebraica di difesa Haganah
1939
Arrestato dalla polizia britannica, condannato alla prigione, esce dopo due colonnello alla guerra d’indipendenza
1953-58
Capo di stato maggiore, contribuisce nel 1956 alla vittoria nella guerra contro ...
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Tattica di guerra, condotta, con specifica conoscenza delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità, per lo più irregolari, contro le truppe regolari dello stesso Stato o di uno [...] convenzionali condotte da forze regolari. In altre, quando uno Stato, o comunque una delle parti in lotta, era troppo non solo di cittadini, ma anche di forze di polizia e militari, garantisce al governo una copertura informativa pressoché completa ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] e la burocrazia, dichiarò il tedesco lingua di stato in sostituzione del latino (1784), promosse la colonizzazione interna favorendo la nazionalità tedesca; infine, creò (1786) un'organizzazione centrale di polizia, cui si sottraeva solo il regno ...
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Uomo politico tedesco (Rosenheim 1893 - Norimberga 1946). Ufficiale di aviazione, si distinse durante la 1a guerra mondiale; dal 1921 uno dei più autorevoli collaboratori di Hitler, fu organizzatore delle [...] , presidente del Reichstag nel 1932, con la conquista hitleriana del potere divenne ministro di Stato. Ministro degli Interni di Prussia, riorganizzò la polizia e represse le agitazioni comuniste e i tentativi deviazionistici in seno al suo stesso ...
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Uomo politico (Lugano 1756 - Milano 1837). Magistrato e (dal 1785) cancelliere della Valtellina, si manifestò (1797) fautore dell'unione della valle alla Repubblica Cisalpina e di questa egli fu ministro [...] di Polizia (1798), dell'Interno (1798-99) e deputato alla Consulta di Lione (1802). Designato segretario di stato della Repubblica italiana da N. Bonaparte, si dimise sei mesi dopo per dissensi con F. Melzi e passò alla Consulta, poi trasformata in ...
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Falsificazione propagandistica antisemita, redatta probabilmente da un agente della polizia segreta russa, apparsa in forma abbreviata nel 1903, e integralmente nel 1905, ma diffusasi soprattutto negli [...] nel presunto resoconto di alcune sedute segrete tenute a Basilea al tempo del congresso sionista del 1897, nelle quali sarebbe stato elaborato un piano di dominio mondiale degli Ebrei attraverso l’alta finanza e l’agitazione terrorista. In realtà l ...
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Sigla di Geheime Staatspolizei «polizia segreta di Stato», uno dei più potenti e spietati apparati repressivi del Terzo Reich hitleriano. Costituita nel 1933 in Prussia come polizia politica da H. Goering, [...] l’anno successivo estese la sua attività su tutto il territorio tedesco. Nel 1936 fu inquadrata nel nuovo Ufficio supremo per la sicurezza del Reich, controllato dalle SS, e passò alle dirette dipendenze ...
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Sigla di Opera Vigilanza Repressione Antifascista. Mai usata in atti ufficiali, indicava il complesso dei servizi segreti di polizia politica durante il regime fascista. Nata nel 1926 per iniziativa di [...] B. Mussolini, raccoglieva anche i servizi informativi dei vari corpi aventi funzioni di pubblica sicurezza e proponeva la denuncia degli indiziati al Tribunale speciale per la difesa dello Stato o alle commissioni per il confino. ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] funzioni, fino a quando, in seguito a un presunto golpe che sarebbe stato pronto a scattare nell’estate del 1964, si procedette al suo riordinamento a tutti gli effetti, una forza di polizia alle dipendenze del ministro della Giustizia, sebbene operi ...
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polizia1
polizìa1 s. f. [dal lat. tardo politīa, gr. πολιτεία (con alcuni dei sign. del n. 1), der. di πολίτης «cittadino»; i sign. moderni sono ricalcati sul fr. police]. – 1. ant. Forma di governo; costituzione, ordinamento della città e...
polizia europea
loc. s.le f. Polizia condivisa dagli Stati membri dell’Unione europea. ◆ La lotta contro le organizzazioni criminali di immigrazione irregolare dovranno, secondo l’accordo firmato, mobilitare tutti gli strumenti dell’Unione...