uno [lat. ūnus] num. card. - ■ agg. 1. a. [che è pari a una unità: il paese dista un chilometro]. b. [che è pari alla prima unità di una serie: il numero u. della fila; l'articolo u. della Costituzione] [...] rappresenta: l'u. è il primo dei numeri interi positivi; è stato estratto l'u.] ● Espressioni: tutt'uno [senza alcuna differenza, ). [essere umano indeterminato: u. di provincia; c'è u. della polizia] ≈ un tale, un tizio. ● Espressioni: l'un l'altro ...
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metropolitano [dal lat. tardo metropolitanus]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene alla madrepatria, considerata in rapporto alle colonie: Francia m.] ↔ ‖ *coloniale, *d'oltremare. b. [che appartiene alla città [...] principale di uno stato, o, in genere, a una grande città: area m.] ≈ ↓ cittadino, urbano. 2. (eccles.) [di chiesa o di vigila sul traffico veicolare e sull'applicazione dei regolamenti di polizia urbana] ≈ (region.) ghisa, guardia (municipale), ( ...
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soprintendente /soprinten'dɛnte/ (anche sopraintendente, sovrintendente, sovraintendente) s. m. e f. [dal lat. mediev. superintendens -entis, part. pres. di superintendĕre "sorvegliare"]. - 1. [chi è alla [...] , (non com.) soprastante (di), superiore (di), supervisore. ↔ dipendente (di), subordinato (di). 2. (amministr.) [nell'attuale ordinamento della polizia di stato, grado corrispondente a quello di sottufficiale del vecchio ordinamento] ≈ ‖ brigadiere. ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] per qualcun altro: nel gruppo di terroristi c’erano degli infiltrati della polizia. Imbucato, di analogo sign., è un estraneo che si presenta a una festa alla quale non è stato invitato. L’estraneo, il forestiero, per eccellenza è chi proviene (o è ...
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custodia /ku'stɔdja/ s. f. [dal lat. custodia, der. di custos -odis "custode"]. - 1. a. [azione del vigilare: essere sotto la c. di qualcuno] ≈ controllo, guardia, presidio, protezione, sorveglianza, vigilanza. [...] b. (estens.) [stato di fermo da parte della polizia e delle forze dell'ordine] ≈ carcerazione. ● Espressioni: disus., agente di custodia [esponente delle forze dell'ordine adibito alla sorveglianza dei detenuti] ≈ guardia carceraria (o penitenziaria ...
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noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] , (fam.) scocciatura, seccatura. 3. (ant.) [condizione dolorosa, stato d'animo di profonda tristezza e sim.: ma tu perché ritorni a rogna, scocciatura, seccatura: ho avuto delle grane con la polizia; ah, non voglio più grattacapi, niente più lavoro! ...
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Fabio Rossi
usare. Finestra di approfondimento
Fare uso - U. è un termine dal sign. estremamente generico, che come tale può spesso essere sostituito da sinon. più appropriati al contesto. Un sinon. adatto [...] come ultima risorsa: per farmi pagare sono dovuto ricorrere alla polizia. Fare uso può essere un sinon. più formale (o talora cui si intende, in contrapp. a nuovo, ciò che è già stato posseduto da altri (detto anche di seconda mano), sia come agg. ...
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ricercato [part. pass. di ricercare]. - ■ agg. 1. [di persona che è oggetto di ricerca da parte della polizia: è stato arrestato un criminale r.] ≈ latitante. 2. [di cosa o persona che è oggetto di grande [...] domanda per le sue doti, qualità e sim.: un operaio r.; una merce assai r. sul mercato] ≈ ambìto, apprezzato, (fam.) gettonato, pregiato, richiesto, stimato. ↔ ignorato, trascurato. 3. a. [di persona, ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] per qualcun altro: nel gruppo di terroristi c’erano degli infiltrati della polizia. Imbucato, di analogo sign., è un estraneo che si presenta a una festa alla quale non è stato invitato. L’estraneo, il forestiero, per eccellenza è chi proviene (o è ...
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riferimento /riferi'mento/ s. m. [der. di riferire; nel sign. 3, per calco dell'ingl. reference]. - 1. [l'accennare a qualcosa o a qualcuno, anche con la prep. a: un manuale di fisica in cui vi sono continui [...] per orientarsi, per trovare una soluzione a un problema e sim.: la polizia non ha alcun punto di r.] ≈ punto d'appoggio. ‖ confrontano comportamenti, opere e sim.: il pensiero aristotelico è stato il punto di r. della filosofia medievale] ≈ esempio ...
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REGIONE
Michele PETRUCCI
. Con l'istituzione della regione come ente territoriale autonomo il decentramento costituzionale è attuato al massimo consentito dall'opposta esigenza dell'unità ed indivisibilità della repubblica (v. decentramento,...
Il complesso delle persone, dei mezzi e delle strutture organizzative di cui ogni Stato dispone per il perseguimento dei compiti militari. In Italia le Forze armate dipendono dal ministero della Difesa e sono costituite da: Esercito, Marina...