FELTRINELLI, Giangiacomo
Francesco M. Biscione
Nacque a Milano il 19 giugno 1926, da Carlo, industriale del legname, e da Giannalisa Gianzana; di famiglia ricchissima, era l'erede di una grande fortuna.
Una [...] 'avvio della strategia della tensione e del relativo depistaggio), era stato disposto il ritiro del passaporto del F., ma nel dicembre i sostenitori di George Habash, leader dell'ala palestinese più intransigente, ed ebbe stretti contatti con Ulrike ...
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scrittura
Domenico Russo
La trasmissione delle conoscenze
Il termine scrittura indica i sistemi di tracce grafiche convenzionali dotate di significati che gli uomini hanno adoperato per registrare e [...] immagini
Nel corso di tutta la sua preistoria per comunicare stati d’animo e conoscenze la specie umana ha utilizzato segni linguistici Egitto fino all’Afghanistan. Da essa derivarono la scrittura palestinese, la siro-araba, la siriaca e due varietà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascita e sviluppo delle nuove forme di devozione
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La genesi delle immagini devozionali [...] di Cristo o di un santo nella chiesa di un villaggio palestinese e ne impone la rimozione. Negli stessi anni Eusebio di Cesarea danneggiata dal terremoto dell’847. L’antico dipinto è stato riscoperto sotto gli strati pittorici successivi in seguito a ...
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MOSÈ
M. Nuzzo
Primo e più illustre profeta del popolo d'Israele, protagonista di vari libri biblici (Esodo, Numeri, Deuteronomio), M. incarna la figura dell'abile conduttore del suo popolo, dell'intelligente [...] sostituì la figura barbuta della tradizione giudaica e siro-palestinese, come si osserva per es. nel Pentateuco di l'uso di raffigurare M. con le corna, la cui origine è stata rintracciata da Mellinkoff (1970) in Inghilterra, dove compare per la prima ...
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MICHIEL, Domenico
Marco Pozza
– Nacque nella seconda metà dell’XI secolo presumibilmente a Venezia.
Fu forse figlio di Giovanni, comandante della flotta inviata in Terrasanta nel 1100, in tardivo appoggio [...] il formarsi di nuovi campi d’azione con la creazione degli Stati franchi in Siria e Palestina e l’apertura alla presenza in Romania con l’Europa, garantendo la sicurezza della costa meridionale palestinese.
A questo punto, fra Veneziani e crociati si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invasione dei mostri: l'arte orientalizzante
Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel VII secolo a.C. nascono le grandi [...] di mercanti greci nel traffico di merci dall’area siro-palestinese. Un ruolo importante dovettero svolgerlo anche le città della che consentano di distinguere i personaggi per sesso e per stato (divinità, eroi, comuni mortali). In questo modo la ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] anglo-normanno, franco-canadese, sino-tibetano, israelo-palestinese).
La composizione di due aggettivi coordinati indicanti colori XIX secolo. La diffusione di tale struttura compositiva è stata favorita dalla presenza sia di composti in cui sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Regno di Gerusalemme e i feudi minori
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Regno di Gerusalemme, passato attraverso [...] frontiera passa proprio per l’area siro-libano-palestinese. Grazie all’aiuto delle flotte italiche riescono progressivamente per quanto san Luigi, che nell’aprile del 1250 era stato preso prigioniero dai musulmani, una volta liberato dalla prigionia, ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] non lontano da Alessandria d'Egitto, dove sarebbe stata situata anche l'officina di produzione. La presenza dei a cura di P.A. Ferrua, Città del Vaticano 1944.
B. Bagatti, Eulogie palestinesi, OCP 15, 1949, pp. 126-166.
A. Grabar, Les Ampoules de ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] il fenomeno dei foreign fighters è stato largamente caratterizzato dal volontarismo di matrice jihadista. La dottrina elaborata nei primi anni Ottanta dallo stratega del jihad moderno, il giordano-palestinese Abdullah Azzam, ha portato decine di ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...