Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] ; latitudinarismo), che prevalse con una maggiore tolleranza nell’interpretazione e nelle applicazioni è particolarmente vivo con la Chiesa cattolica. Di portata storica sono state le visite degli arcivescovi di Canterbury a Giovanni XXIII (G.F. ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] di Mannheim, L. Boccherini, G.B. Viotti ecc.). L’espressione maggiore si ebbe durante il 19° sec., quando il repertorio di segni l’identificazione è fatta secondo l’i. romana. Il concetto e stato esteso anche alla cultura greca, per cui si parla d’i. ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] di dedicare alla Scrittura ogni sua passione: causa ne sarebbe stato - raccontava egli stesso a Eustochio, in una lettera famosa di G. verso il testo biblico. Ovviamente la parte maggiore in questa evoluzione l'ha avuta la lunga esperienza (non ...
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Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] aderire, almeno nelle manifestazioni esteriori, alla religione dello Stato. In senso lato, il termine si applica anche ad , e il fulcro centrale del suo messaggio sottolineava la maggiore importanza della vita dopo la morte rispetto a quella terrena ...
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Il Nuovo Testamento designa con questo nome ('Ιάκωβος, Iacōbus, equivalente a 'Ιακώβ, Iacob, con cui indica però soltanto il patriarca [v. Giacobbe] e il padre di s. Giuseppe, Matteo 1, 16) i seguenti [...] personaggi: 1. G. Apostolo (anche G. il Maggiore), figlio di Zebedeo (e probabilmente di Salomè, v. oltre) e fratello menziona il martirio in termini leggermente diversi: egli sarebbe stato precipitato dall'alto del Tempio, lapidato e finito con una ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, [...] soggettiva del peccatore (ignoranza o malizia, coscienza maggiore o minore della colpa, consapevolezza completa o nei sensi.
Secondo la dottrina del p. originale, così come è stata compendiata dal Concilio di Trento (sess. V), Adamo con il p. ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] posizioni averroiste. Ma, dopo che già altre volte era stato sottoposto a persecuzioni per sospetti di eresia, egli fu scritti astrologici di Abrāhām ibn ῾Ezrā. Il Conciliator, l'opera maggiore di P., è un grande manuale scientifico nel quale, attorno ...
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Nome di alcuni santi e beati: 1. Carlo Borromeo, santo (Arona 1538 - Milano 1584); chiamato (1560) a Roma dallo zio Pio IV, fu eletto cardinale diacono e nominato segretario di Stato, e gli fu assegnato [...] lavori fino alla chiusura (3 dic. 1563): intanto era stato ordinato prete e nello stesso anno fu fatto vescovo. Nel degli Oblati, istituì e organizzò dei seminarî (il Seminario maggiore e il Collegio elvetico a Milano). Non meno operosa l ...
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Religione
L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.
Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito [...] una delle tre virtù teologali, anzi, secondo s. Paolo, la maggiore di tutte: quella per cui gli uomini possono attuare il fondamentale Massimo, Plinio ecc.), emblematico della pietas, è stato spesso utilizzato nella raffigurazione di una delle opere ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] , celebrate con toccanti cerimonie.
Gli zaiditi riuscirono a fondare Stati e dinastie proprie, tra cui (1591) quella degli Imām come religione di Stato, tuttora ivi vigente.
Gli s. rappresentano il 10-15% dei musulmani. Il gruppo maggiore (oltre l ...
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stato maggiore
stato maggióre (più com. Stato Maggióre) locuz. usata come s. m. [calco del fr. état-major]. – 1. Nelle forze armate (dov’è correntemente indicato con la sigla S.M.), il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...