kitai
(o kathai o khitan; cinese qidan) Popolazione tungusa originaria della Mongolia orientale stanziatasi nella Manciuria sudoccidentale tra la fine del 4° e l’inizio del 5° sec. d.C. Parlavano un [...] a S, Corea a E). Costituirono poi un potente Stato, comprendente la Mongolia orientale, gran parte della Manciuria e varianti), adoperato per indicare la Cina settentrionale nel mondo islamico e ripreso dai viaggiatori europei fino a Marco Polo nelle ...
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SHAMS AL-DĪN
Qāḍī di Nablus, in Samaria, fu capo religioso islamico tra i più stimati. Il 17 marzo 1229, quando Federico II entrò solennemente a Gerusalemme da poco riacquistata per farsi incoronare [...] quella notte non avesse udito il grido del muezzin che esortava i musulmani alla preghiera. Alla risposta di S., che era stato il sultano a sospendere quel rito in segno di rispetto e di omaggio all'imperatore, quest'ultimo avrebbe replicato che non ...
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Ben Giadid, Shadhli
Politico algerino (n. Butelja 1929). Già membro del Fronte nazionale di liberazione, fu poi ministro della Difesa (1978-79). Alla morte di Boumédienne, fu eletto presidente della [...] Repubblica (1979). Ridusse il ruolo dello Stato nell’economia promuovendo una politica di liberalizzazione. Alla fine degli le elezioni per impedire l’ascesa al potere del Fronte islamico di salvezza. Destituito dal suo incarico (1992), si ritirò ...
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Ibn Sa'ud, Muhammad
Ibn Sa‛ud, Muhammad
Fondatore della dinastia reale saudita (m. 1765). Dopo l’incontro con Ibn ‛Abd al-Wahhab nell’oasi di al-Dar’iya, culla della famiglia saudita, I.S. strinse con [...] saudite la Penisola arabica dalle influenze che corrompevano la religione, in cambio della legittimazione del primato della propria dinastia sulle altre tribù arabe. Lo Stato teocratico che ne derivò, basato sull’islam riformato, fu il modello dello ...
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al-ikhwan
(ar. «i fratelli») Militanti arabi beduini che, all’inizio del sec. 20°, si unirono ad ‛Abd al-‛Aziz Ibn Saud nella conquista del potere nella Penisola Arabica, sotto la bandiera del e riproducendo [...] le modalità del primo islamico. Dopo la fondazione dell’Arabia Saudita, nel 1926, gli al-i. animarono diverse rivolte contro i capi sauditi, prima di essere faticosamente integrati nella gerarchia sociale e politica del nuovo Stato. ...
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Dunama Dibbalemi
Mai («re») dell’impero Kanuri del Kanem (sec. 13°). Regnò tra il 1221 e il 1259. Si dedicò all’ampliamento dell’impero del Kanem, sigillando l’espansione verso N attraverso un’alleanza [...] con gli Abbasidi. Accentuò il carattere islamico dello Stato, dando vita a un conflitto interno per questioni religiose, tra fazioni tradizionaliste e islamiche, continuato per molti anni dopo la sua morte. ...
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Balewa, Alhaji Abubakar Tafawa
Politico nigeriano (Bauchi 1912-Lagos 1966). D’origini popolari, fu cofondatore del Northern peoples congress (NPC) con l’aristocratico Alhaji Ahmadu Bello e, con l’indipendenza [...] (1960), capo del primo governo federale. Perseguì una politica riformista attenta sia agli interessi del Nord islamico alla difesa dell’unità del Paese. Fu ucciso durante il colpo di Stato del 1966. ...
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Stato islamico
s. m. Organizzazione politico-militare jihadista, attiva principalmente in Siria e in Iraq, con mire di espansionismo territoriale nel mondo arabo; in origine denominata Stato islamico della Siria e del Levante, è chiamata anche...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...