Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] quale è sotteso un principio di fondo: i clerici assurgono allo statutodi ordo all’interno dello Stato, e la sua sistematizzazione nella struttura dello Stato è l’indizio di una generale politica di equilibrio. Calderone discute questo passaggio ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] come spiegazione i suoi impegni in Segreteria diStato, di fatto crescenti e che inoltre furono vissuti dal Giovanni XXIII, al mondo moderno: la parola chiave di questa transizione dalla fisionomia del cattolicesimo delineata dai concili Tridentino e ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] della tarda antichità era il praefectus urbi e che il più grande papa dell’età ditransizione fra antichità e Medioevo, Gregorio Magno, era stato prefetto di città anche lui. Viene quindi da chiedersi se non converrebbe fare riferimento anche alla ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] di Costantino, per gestire i giorni critici della transizione, e a succedergli è Ceionio Rufio Volusiano, un altro uomo che si era distinto al servizio di Massenzio9. La prima fase di governo di normale durata di permanenza in carica è statadi circa ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] di uno statodi perenne tensione e di crescente conflittualità che contrastava con il continuo rafforzamento dei maggiori stati modo diretto o indiretto, dalle drammatiche vicende di un'età ditransizione destinata a mutare in modo irreversibile tutte ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] . Gli interventi di Costantino su questo tema segnano un sottile ma importante momento ditransizione e rivelano caratteristiche e poi lo statodi diritto erano perfettamente in grado di rinforzare i diritti di proprietà dei possessori di schiavi.
Le ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] , in una sintesi dottrinale che sottolinea la necessità di uno 'Statodi polizia' (dove il termine è da intendere non la nascita della demografia è condizionata dalla 'transizione demografica' che, parallelamente alla rivoluzione industriale ( ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] H e la nozione di quanto di energia. Una transizione dal continuo al discreto, insomma, e l'emersione di una prima soluzione del problema statidi polarizzazione di fasci di luce che si propagavano, in presenza di campi magnetici, all'interno di ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è statodi Alcide [...] proprio il sostanziale statodi incertezza della Curia romana nella operazione di dislocazione di un suo eventuale -94.
65 Cfr. A. Parisi, Scelte e riconoscibilità del cristiano nella transizione italiana, ibidem, pp. 95-108.
66 Cfr. F. De Giorgi, ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] in un crescente irrigidimento ortodosso, ha visto nel fascismo un mero episodio ditransizione antecedente il crollo imminente della società capitalista e nello Stato fascista unicamente l'organo esecutivo del cosiddetto capitalismo monopolistico, il ...
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transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.; gli anni di t....
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....