Scrittore e uomo politico ungherese (Budapest 1860 - Edlach, Austria, 1904), fondatore del sionismo. Sotto l'influsso del caso Dreyfus e dell'antisemitismo che si manifestò in quella circostanza, concepì [...] , con distinta personalità internazionale, ove convogliare in pacifica immigrazione gli Ebrei di tutto il mondo. Quale sede di tale stato ebraico egli pensava in primo luogo alla Palestina (di cui tentò invano l'acquisto dal sultano), ma anche all ...
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Patriota e uomo politico (Pizzo di Calabria 1809 - ivi 1885), figlio di Domenico; fondò a Napoli, con L. Settembrini, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia, e fu perciò arrestato (1839) e trattenuto [...] ) e senatore (1881), si occupò specialmente di politica estera. Scrisse La rivoluzione del 1848 nelle Calabrie (post., 1903) e Gierusalemme ed il popolo ebraico (pubbl. 1948) in cui propugnava la creazione di uno stato nazionale ebraico in Palestina. ...
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Uomo politico israeliano (Cherson, Odessa, 1894 - Gerusalemme 1965), del partito laburista (Mapai): ebbe una parte di primo piano nella fondazione dello stato ebraico in Palestina; fu quindi ministro degli [...] Esteri dal 1949 al 1956 e primo ministro dal 1953 al 1956. Dal 1960 fu presidente dell'esecutivo dell'Organizzazione sionistica internazionale e della Jewish agency ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] numerosi ponti (per secoli è stato uno solo, quello costruito da Enrico di Thun). Ha conservato carattere militare di B., ossia il principio della creazione in Palestinadi una sede nazionale ebraica garantita del diritto internazionale.
Principato di ...
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Militare e uomo politico egiziano (Kafr El-Moseilho, el-Menufiyya, 1928 - Il Cairo 2020). Direttore generale dell'accademia aeronautica dal 1967, dal 1972 fu capo distato maggiore dell'aeronautica e dopo [...] i bombardamenti sull'Afghānistān, la recrudescenza degli scontri in Palestina e la guerra contro l'Iraq del 2003. ’opposizione. Nel febbr. 2011 M. è stato costretto a dimettersi, dopo trent'anni di regime, a seguito delle sommosse popolari scoppiate ...
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‛Abd Allāh Bin ‛Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd (Abdullah bin Abdulaziz Al Saud), re dell’Arabia Saudita. Figlio (Riyād 1924 - ivi 2015) del sovrano ‛Abd al-‛Aziz Ibn Sa‛ud, principe ereditario dal 1982, è [...] operando per evitare il dilagare della rivolta, e nel 2012 è stato ispiratore di un piano di pace tra Israele e Palestina, sostenuto dalla Lega Araba ma sostanzialmente ignorato da Israele. Sovrano riformatore e aperto all’interculturalismo ...
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(ebr. Shōfĕṭīm) Condottieri ebrei che, dopo la conquista della Palestina, apparvero in vari luoghi e momenti per guidare il popolo contro nemici e oppressori. Danno nome a un periodo della storia ebraica [...] circa 2 secoli (12° e 11° a.C.) e che è stato anche definito ‘carismatico’, perché l’autorità dei G. era basata sulla estese oltre zone limitate della regione palestinese. Si tratta di un’epoca in cui l’antica organizzazione tribale e decentrata ...
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Città dello Stato d’Israele, situata nella pianura di Giudea; capoluogo del distretto Centrale. Fondata dagli Arabi nel 716, fu per lungo tempo centro culturale musulmano. Occupata nel 977 dai Fatimidi [...] -1917) ebbe sviluppo come centro commerciale. Dopo la fine del mandato britannico sulla Palestina (1948) avrebbe dovuto fare parte dello Stato arabo previsto dal piano di spartizione approvato dall’ONU nel 1947, ma durante il conflitto del 1948-49 fu ...
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Re di Giordania (Mecca 1882 - Gerusalemme 1951). Secondogenito del re Ḥusain del Ḥigiāz, prese parte col padre alla rivolta araba antiottomana del 1916. Nel 1923 fu riconosciuto emiro di Transgiordania [...] (la regione della Palestina a oriente del fiume Giordano) sotto mandato britannico; nel 1946 ottenne l'indipendenza e assunse il titolo di re; nel 1949, annessa la Cisgiordania, mutò il nome del suo stato in Giordania (Urdunn). Seguì sempre una ...
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Uomo politico ucraino (Odessa 1880 - Hunter, New York, 1940). Entrato nel movimento di emancipazione nazionale ebraica (1903), elaborò alla conferenza di Helsinki (1906) il cosiddetto programma di Helsinki, [...] , organizzò per primo, anche contro il parere di Ch. Weizmann, forze militari ebraiche sotto bandiera inglese in Palestina. Dal 1923, contro i "sionisti generali" capeggiati da Weizmann (favorevoli a uno stato misto arabo-ebraico), divenne capo della ...
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statere
statère s. m. [dal lat. tardo stater -eris, gr. στατήρ -ῆρος; cfr. stadera]. – 1. Nella Grecia antica, l’insieme dei due pesi che, posti sui due piatti della bilancia, ne determinavano l’equilibrio: equivalevano a un didramma, ossia...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...