Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] suoi protagonisti Alain Robbe-Grillet, uno scrittore che è stato anche un lucido teorico (1963), non a caso NewYork 1992.
F. Casetti, Teorie del cinema 1945-1990, Milano 1993.
J.-M. Clerc, Littérature et cinéma, Paris 1993.
A. Costa, Immagine di ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] NewYork), dove Gene Kelly è coreografo e coregista con Stanley Donen, a cui seguirono An American in Paris (1951; Un americano a Parigi) ancora di potesse condurre lo spettatore a uno statodi torpore psico-percettivo. Esponenti altamente drammatici ...
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Iran
Massimo Causo
Cinematografia
I primi esempi di cinema giunsero in I. all'inizio del Novecento, introdotti dai fotografi ufficiali della casa reale, che ebbero incarico dallo shāh di documentare [...] al mercato dei fiori di Ostenda. Questo film, ritenuto perduto, è stato invece ritrovato nel palazzo Golestan di Teheran, e utilizzato 1973.
B. Maghsoudlou, Iranian cinema, NewYork 1987.
L'Iran e i suoi schermi, a cura di F. Bono, Venezia 1990.
Y. ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] tempo i più importanti del mondo, circondati tuttavia da una rete di m. e collezioni di rilievo sempre maggiore. Negli Stati Uniti, la George Eastman House di Richmond (NewYork) inaugurò nel 1949 l'International Museum of Photography and Film, per ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] 1966; Chi ha paura di Virginia Woolf?) di Mike Nichols, il premio è stato assegnato soltanto per costumi di M. Verdone, Roma 1950.
C. Beaton, The glass of fashion, Garden City (NY) 1954 (trad. it. Milano 1955).
R. Lawton, Grand illusions, NewYork ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] di qui anche l'interesse che esso è stato capace didi Fantozzi inventata e incarnata da Paolo Villaggio).
Bibliografia
Comedy/Cinema/Theory, ed. A.S. Horton, Berkeley 1991.
Classical Hollywood comedy, ed. K. Brunovska Karnick, H. Jenkins, NewYork ...
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Suono
Per circa tre decenni a partire dall'invenzione del cinema, i film non contenevano alcun s. sincronizzato preregistrato. Nonostante ciò, raramente essi erano muti, dal momento che durante la proiezione [...] a 16 bit. *
Bibliografia
Stereostory. Un secolo di riproduzione sonora, Roma 1984; M. Calzini, Storia tecnica del film e del disco. Due invenzioni una sola avventura, Bologna 1991; N. Negroponte, Being digital, NewYork 1995 (trad. it. Milano 1995). ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] cinema di Venezia, che sarebbe stata l'unica mostra cinematografica ad attribuire premi all'opera di R.), Paris 1971, 1989².
L. Braudy, Jean Renoir, the world of his films, NewYork 1972.
R. Durgnat, Jean Renoir, Berkeley-Los Angeles 1974.
C. Gauteur, ...
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Taiwan
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Colonia giapponese dal 1895 al 1945 e sede dal 1949 della Repubblica di Cina, nello sviluppare una propria cinematografia T. ha dovuto per lungo tempo fare i conti [...] stati i film hollywoodiani a dominare il mercato.
Bibliografia
Taiwan: nuove ombre elettriche, a cura di M. Müller, Venezia 1988.
R.-S. R. Chen, Taiwan cinema, in Encyclopedia of Chinese film, ed. Yingjin Zhang, Zhiwei Xiao, London-NewYork, 1998 ...
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Testimonianze - James Dean
Mimmo Calopresti
James Dean
Non sempre si nasce belli. Qualche volta lo si diventa. È successo a James Byron Dean, nato l'8 febbraio del 1931 a Marion, Indiana Midwest, che, [...] aveva sempre sognato. La realizzazione di quella che, almeno fino a quel momento, era stata la sua unica ragione di vita e di cui aveva tanto vaneggiato negli anni trascorsi in California e a NewYork facendo una gavetta disperata per concretizzarla ...
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first gentleman (First Gentleman) loc.s.le m. In tono prevalentemente scherz., il consorte di una donna eletta capo dello Stato o del Governo. ◆ La rivista Life l'ha chiamata «madame presidente», ironizzando sul fatto che, se fosse eletta, toccherebbe...
ghostare v. tr. Interrompere all’improvviso e senza dare alcuna spiegazione ogni tipo di relazione con una persona, facendo in modo di non essere più rintracciabile; fare ghosting. | In senso più generico, ignorare chiamate, messaggi e altre...