eguaglianza
Anna Lisa Schino
Valore fondamentale di ogni democrazia
L'eguaglianza di tutti davanti alla legge è, assieme alla libertà, un diritto fondamentale dell'uomo e una delle regole-base di una [...] (1755), teorizza che tutti gli uomini nascono uguali per natura e sono poi la società, la storia e il progresso che li rendono disuguali. A partire da un originario statodinatura, descritto come condizione primitiva, asociale e poco più che ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] sono ancora la "morale" e la "ragione", che egli sa conciliare con la condanna di ogni uso "critico" del concetto distatodinatura e di ogni utilitarismo non mediato da una visione religiosa della vita. Fondamentalmente antilluministica è la sua ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] ad facilem historiarum cognitionem, egli aveva osato contestare l'immagine idealizzata di Venezia, della sua politica, della sua naturadi "stato misto", quale era stata tracciata qualche decennio prima da Gasparo Contarini nella sua celeberrima ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Corinto ecc. La moneta era coniata sotto la direzione e il controllo dello Stato, che ne garantiva l’autenticità, il peso e la qualità del metallo né da considerazioni di ordine stilistico, né da obiezioni dinatura grammaticale o filologica. ...
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Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato [...] situazioni di incapacità lavorativa (malattia, invalidità, disoccupazione ecc.); b) erogazione di servizi in natura (in cioè, dei suoi servizi all’intera collettività, indipendentemente dallo statodi bisogno) ha avuto due effetti non previsti ma in ...
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STATO E CHIESA
Venerando Marano
(v. chiesa: Chiesa e Stato, X, p. 46; App. II, I, p. 571; IV, I, p. 418)
Le relazioni fra Chiesa cattolica e Stato in Italia. - Da poco più di un decennio la disciplina [...] novità, dinatura sia formale che sostanziale. Sotto il profilo formale l'Accordo "innova incisivamente nel prefigurare l'articolazione del sistema delle fonti per la disciplina delle relazioni fra Stato e Chiesa" (C. Mirabelli). Per alcune materie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] spazio privato-sociale.
Certo, quella di Romano fu, per molti aspetti, una voce singolare che mirò a conciliare la perdurante, indiscussa, sovranità dello Stato con il riconoscimento della natura ordinamentale, cioè intrinsecamente giuridica, delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] e si chiude nel bel mezzo di un serrato dibattito sulla crisi dello Stato nazionale, sulla sempre più evidente incapacità della forma politica statuale di contenere, e governare, fenomeni, dinatura soprattutto economica e tecnica, che si distendono ...
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DI NEGRO, Ottaviano (Ottavio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova, di famiglia nobile, nel primo ventennio del XVI secolo. Secondo la testimonianza dell'Oldoini, nel 1550, nominato giudice della [...] da un lato, la naturadi feudo imperiale del Finale, e quindi il diritto di giudizio sullo stesso, notizie sul D., né pare che abbia avuto figli.
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Genova, Lett. min. Vienna, 2521; Ibid., Litterarum, 1963, docc. 15, ...
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DI NAPOLI, Carlo
Grazia Fallico
Nacque a Troina (Enna) nell'anno 1700 da Nicolò ed Elisabetta Di Napoli.
Apparteneva a uno dei rami cadetti di una famiglia che nel corso del secolo precedente, attraverso [...] dalla Corona non ne toccava la natura e quindi esso non poteva divenire demanio, non essendoci mai stata una originaria appartenenza al Demanio del sovrano.
Questa tesi trovava conferma proprio nel capitolo "Volentes" di re Federico d'Aragona, che ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...