Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] religione naturale - che l'uomo è stato creato immortale per natura. Sostenne tesi radicalmente opposte tanto al Clemente VIII, esponendo i suoi progetti per una riunione di tutte le confessioni e di tutte le religioni. In quest'opera P. torna a ...
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Religione
L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.
Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito [...] amore di Dio. Si distingue pertanto dall’amore naturale di Dio come autore della nostra natura, in quanto è amore di amicizia emblematico della pietas, è stato spesso utilizzato nella raffigurazione di una delle opere di misericordia (visitare i ...
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Teologo (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). In teologia, propugnò, con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Le [...] legge divina e ad essa spontaneamente obbediva. A questa natura "integra", B. contrapponeva la natura decaduta, fuori del suo stato proprio; il male è assenza di quei beni appartenenti costitutivamente alla natura dell'uomo. Sicché i doni che l'uomo ...
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Teologo protestante (San Gallo 1852 - Tubinga 1938), prof. di teologia sistematica a Greifswald (1888), quindi a Berlino (1893), poi di critica neotestamentaria a Tubinga (1897); è stato tra i più influenti [...] del moderno protestantesimo: fondamentalmente pietista nella sua educazione, influenzato da A. Ritschl nel concetto di rivelazione (il divino nella natura ci attesta Dio), affermava che l'unità della Chiesa cristiana doveva essere fondata sull'unità ...
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(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogo di culto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città [...] dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre figure di Grande Madre, fino all’età ellenistico-romana. Tratto caratteristico di M. è una natura guerriera che traspare dalla identificazione ...
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Teologo francescano (Digne 1288 circa - Piacenza 1328). Maestro a Parigi (1320) poi ad Avignone (1326), era stato discepolo diretto di Scoto, del quale aveva accettato le dottrine fondamentali (univocità [...] ) approfondendone la speculazione teologica, in particolare riguardo ai problemi concernenti la naturadi Dio (distinzione tra natura e proprietà, natura e persone). Nei suoi trattati politici sostiene (secondo alcuni in cosciente opposizione ...
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soddisfazione sacramentale Nella teologia cattolica, l’impegno che il penitente riceve dal confessore dopo l’assoluzione dei peccati (chiamata anche penitenza). Tiene conto sia della situazione personale [...] natura e gravità dei peccati commessi. Può essere una preghiera, un’offerta, un sacrificio personale ecc., e ha il duplice scopo di riparare l’offesa recata al prossimo (per es., restituendo cose rubate o ristabilendo la reputazione di chi è stato ...
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(o Ninurta) Divinità babilonese connessa con la guerra e la vegetazione; partecipa largamente alla natura del sumerico Ningirsu; nel corso della storia religiosa mesopotamica è stato esaltato in una figura [...] che comprende anche il padre Enlil e la madre Ninlil. Oggetto di culto a Nippur, in Babilonia gli era dedicato un tempio, l’Epatutila. ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] natura, cioè, e le caratteristiche differenziali di quella che noi oggi chiamiamo cultura "moderna", di fronte alla natura e alle caratteristiche di in falso contro quelli che erano stati in passato i cardini di ogni metafisica, ma ha scrollato le ...
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GNOSTICISMO
Tito Orlandi
(XVII, p. 446)
Fonti. - Fino al 1945 non si conoscevano opere originali delle diverse correnti gnostiche, a eccezione della Lettera di Tolemeo a Flora, ove questo maestro, la [...] sette gnostiche erano di tendenza ascetica, spesso anche molto rigida. Il disprezzo verso il mondo della natura e della materia il problema delle ''origini'' è stato piuttosto trasformato nell'esigenza di precisare le multiformi dottrine, anche ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...