Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] . elettriche cerebrali è stata utilizzata sia nell’indagine fisiologica sia a scopo diagnostico per individuare la presenza di alterazioni patologiche (di tipo neoplastico o di altra natura, in corso di dislessia, morbo di Parkinson). Le m. cerebrali ...
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(lat. Saturnus)
Religione
Antico dio latino. La sua arcaicità è attestata dall’essere ricordato nel Carmen saliare e nel calendario numano, che ne stabilisce la festa al 17 dicembre. Il suo nome era accostato [...] da distanza ravvicinata, gli ovali rivelano la loro naturadi vortici atmosferici. Se per es. la struttura vorticosa , ma piuttosto fasce in cui le particelle si diradano. Sono stati anche scoperti altri anelli, assai rarefatti, sia all’interno sia ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] sia detto che l’annotazione è stata fatta per supplire alla mancanza di titolo da parte di chi è indicato come creditore (art che sono riconosciuti come fondamento della religione.
Per sua natura, la s. fissa e perpetua contenuti i quali, finché ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati [...] di trapianto di m. con esito positivo è statodi essa. Secondo la natura del rito il gesto può di volta in volta significare, simbolicamente: designazione di una persona a un determinato ufficio, trasmissione di un potere, consacrazione a Dio di ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] di posizioni e di definizioni, che ravvisano la f. pubblica ora nella sua imposizione da parte dello Stato, di reato, come la bancarotta, la frode in commercio, le truffe. Va inoltre precisato che la peculiare natura polivalente del concetto di ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] e De legibus (1612).
Vita
Dopo essere stato accettato nella Compagnia di Gesù ed aver compiuto gli studî a e una concezione della grazia, quindi, come aggiunta esterna alla natura. Ma si può dire che in ogni problema fondamentale della teologia ...
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Nome di numerosi santi, fra i quali: 1. Filippo apostolo. - È costantemente il quinto, dopo le due coppie di fratelli, Simon Pietro-Andrea e Giacomo-Giovanni. Solo il IV Vangelo dà notizie di lui: nativo [...] dai manichei; Vangelo di F., in uso presso gli gnostici d'Egitto, di cui una versione copta è stata ritrovata a Naǵ‛ visita alle sette chiese" da lui promossa. L'amore per la natura uguagliato da quello per l'arte (specie la musica: amicizia con ...
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Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, di qualsiasi origine e forma, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte.
archeologia Insediamenti in g. Fin dai momenti più antichi [...] rituale è stato attribuito alla frequentazione natura del terreno in cui si sono formate. Si hanno così g. di origine primaria, dovute a processi costruttivi: tali le g. di origine magmatica, di scolamento lavico (v. fig.), di scogliera corallina, di ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] e teologico, oltre che pedagogico: il suo Télémaque è stato per secoli un testo classico. Egli, gradito ai cattolici
Propugnò, con massime di amorevole serietà, la necessità di conciliare autorità e libertà e assecondare la natura nel Traité de ...
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Politico e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco di Baviera tra il 1342 e il 1343), figlio di Bonmatteo dei Mainardini, notaio dell'università di Padova. Svolse studî di medicina a Padova, [...] più valente" (valentior pars), lasciando fuori chi per natura è incapace di deliberare. In questa prospettiva, certamente originale, la spetta il compito di ammaestrare, ma non di scomunicare; allo Stato o Impero quello di esercitare il potere ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...