Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo statodi non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] natura degli alimenti, e quantitative, si può ricondurre all'obbligo di osservare tabu alimentari, ovvero alla preparazione di determinate feste o riti di rituale, con l'esortazione a non ostentare lo statodi digiuno, ma a celarne i segni 'profumando ...
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Yoga
Cristiano Vittorioso
Lo yoga è una disciplina complessa, sviluppatasi nel corso dei secoli, che si occupa del benessere psicofisico dell'uomo e della sua crescita spirituale. Il vocabolo deriva [...] sopra. Termini diversi per indicare, sovente, stessi effetti e stesse finalità: uno statodi fusione con lo Spirito universale, o con il Tao, la Via della natura, il ritorno alla Sorgente originale, dove le sofferenze connesse con malattia, vecchiaia ...
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Gerusalemme
Elena Loewenthal
La città santa delle tre religioni monoteiste
Gerusalemme non è soltanto una città, non è soltanto l'attuale capitale dello Stato d'Israele. È un simbolo, ma è stata anche [...] da parte degli Arabi di questa mozione, la città venne divisa fra il nuovo Stato ebraico e il nuovo Statodi Giordania. Nel 1967, araba e tante altre meno numerose. Il simbolo di questa natura multietnica è la cosiddetta Città Vecchia, il suo ...
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doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] concetto di dovere implica la nozione di una fonte legislatrice, cioè di un'autorità da cui la legge deriva. Per l'etica stoica la Natura, la propria libertà e la volontà di potenza, ristabilendo così un nuovo statodi innocenza che dà inizio a una ...
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ALBERTARIO, Davide
Fausto Fonzi
Nato a Filighera (Pavia) il i 6 febbr. 1846, proveniente da una famiglia della media borghesia, compì gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Pavia, passando poi [...] primi anni del pontificato leoniano, al tempo dei segretari distato Franchi, Nina e Jacobini; ciò spiega gli ammonimenti e seguito a gravi denunce ed accuse dinatura morale e religiosa, presentate contro di lui alle autorità ecclesiastiche e civili. ...
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Pan
Emanuele Lelli
Il dio caprino che ama i boschi e le sorgenti
Nato da Ermes e da una ninfa, Pan, metà uomo e metà capro, è il dio del mondo incontaminato dei pastori. Con il suo flauto rende liete [...] cacciatori e dei pescatori, di tutte quelle attività in cui l’uomo è a contatto con la natura selvaggia e primitiva.
Sempre l : non a caso è rappresentato spesso in uno statodi eccitazione erotica. Tutte le caratteristiche che gli sono attribuite ...
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Bacco
Massimo Di Marco
Il dio dell'ebbrezza
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta [...] per gli antichi anche il dio del teatro.
Il mito
Dio della natura feconda e dell'agricoltura, Dioniso (o Bacco per i Romani) dal dio e, in uno statodi esaltazione che li priva di qualsiasi forma di autocontrollo, si abbandonano a danze convulse ...
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BOETTO, Pietro
Danilo Veneruso
Nato a Vigone (Torino) da Antonio e da Caterina Anghilano il 19 maggio 1871, studiò dall'ottobre 1883 presso il seminario di Giaveno, entrando poi nel febbraio 1888 nella [...] della Compagnia nella provincia di Aragona, dove allora fervevano complessi contrasti dinatura sociale e nazionale; alla 1945 il generale Meinhold, capo diStato Maggiore, negoziò con i rappresentanti del Comitato di liberazione nazionale la resa a ...
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Vera, Augusto
Filosofo (Amelia, Terni, 1813 - San Giorgio a Cremano, Napoli, 1885). Iniziò gli studi a Roma e li proseguì in Francia, alla Sorbona. Dopo qualche anno di insegnamento in scuole svizzere, [...] francesi. Dopo il colpo diStatodi Napoleone III abbandonò la Francia per l’Inghilterra, dove visse di lezioni private e approfondì gli al pensiero di Hegel: dalla traduzione in francese della Logica (1859), della Filosofia della natura (1863-1865 ...
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Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] Michelangelo, Raffaello, Bramante. La sua natura energica e "terribile", come la definirono i contemporanei, era di principe temporale; e tutto il suo pontificato fu un titanico sforzo di rinsaldare politicamente la potenza dello Stato della Chiesa. ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...