Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] cade il tiranno e la città rovina. Le azioni di Lorenzo non trovano mai altra motivazione che quella di «assicurarsi lo stato»; quelle di Piero sono raccontate solamente, tanto esse rivelano da sole la natura «tirannesca ed altiera» dell'uomo, la sua ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] sempre a tale riconoscimento si accompagnano severe censure dinatura stilistica e linguistica (Crescimbeni, p. 135; Soria distici pubblicato nella Cronica, c. 34v.
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Mantova, Documenti patrii d'Arco, b. 220: C. d'Arco ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] , 1796, Londres 1796; Saggio sulla genealogia, natura ed interessi politici e sociali della Repubblica Italiana, Wien 1856, pp. 271 s.; A. Bazzoni, Un confidente degli Inquisitori diStatodi Venezia. Memorie e documenti, in Arch. stor. ital., s. 3 ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] non datata, secondo la quale una volta sarebbe stato addirittura tentato di porre fine ai suoi giorni gettandosi in Arno. diletto che non ha nulla ovviamente a che vedere con quello dinatura superiore che solo sa suscitare l'autentica poesia, ma che ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] e ne dedusse che il G. era stato autore di "libelli e di poesie infami e satiriche". Di scritti di tal fatta non resta però traccia, a meno e divulgazione di un'opera che, per la sua natura, non può rinunciare a presentarsi come di stretta attualità ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] linguaggio, sintesi primeva che nominando un oggetto (dinatura esterna o interiore) lo trasferisce nella parola , com'a sua cagione, esser recati ». È certo invece di essere stato ammaliato, come provano i disturbi che gli son fatti non appena ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] alla fedeltà del G. verso il cardinal Federico, così come era stato prima per lo zio Carlo. La famiglia è per il G doveri dei principi, la perfezione dell'agire divino, la legge dinatura e quella dell'opinione, i pericoli dell'agone politico, l'arte ...
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CURLO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Petti Balbi
Nacque probabilmente a Genova, da Antonio, all'inizio del sec. XV.
Il C. si defini sempre genovese: pare quindi superflua la disputa che ha a lungo diviso [...] nel settembre 1457.
Ma gravi problemi dinatura familiare continuarono ad angustiarlo: alla fine del ridimensionata la sua attività di diplomatico e di uomo politico al servizio di Genova.
Fonti e Bibl.: Archivio diStatodi Genova, Arch. segreto ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] le interpolazioni vastissime dinatura parateorica nella parte di Jean (ma anche le descrizioni di Guillaume) sono , il Wechssler, lo Schneider, l'iniziativa del Bassermann era stata accolta con malposta ilarità), vi trovava, se dantesco, la ...
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CASCIOTTI (Casciotto, Casotti, Caciotti, Cagiotti), Bartolomeo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque agli inizi del sec. XV in Firenze. Nulla sappiamo della sua infanzia e della sua giovinezza, fino al momento [...] della natura radiosa e della luce, si riferiscono non tanto a Niccolò o a Borso d'Este, quanto piuttosto a Leonello, sotto il cui principato il poeta afferma che Ferrara, "Romula parva", gode di essere posta. Ambedue queste composizioni sono state ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...