Scuola economica francese fiorita tra il 1750 e il 1780. Il nome viene dato, in una raccolta di testi a cura di P.-S. Du Pont de Nemours (1768), al complesso di indagini economiche che da F. Quesnay, suo [...] , così come l’‘ordine naturale’, su cui si fonda la dottrina sociale della f., non va inteso nel senso di illuministica idealizzazione dello ‘statodinatura’, mistica fede nella uguaglianza e libertà, ma come affermazione della preminenza nello ...
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Scrittore (Seminara 1741 - Napoli 1784); fratello di Domenico. Ebbe uffici a Napoli, ove esercitò l'avvocatura. Cominciò a scrivere gli Annali del Regno di Napoli, continuati poi da G. Cestari. Scrisse [...] inoltre una Lettera sopra la musica (1766) e una Vita di Diogene (1777). Nelle Riflessioni sopra l'ineguaglianza degli uomini ( e sospinta dalla molla del bisogno, lo porta a combattere l'idea di uno statodinatura e a rinunziare a ogni possibilità ...
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selvaggio antropologia Nell’antropologia evoluzionista del 19° secolo, si diceva di popolazioni con forma di civiltà ritenuta ancora primitiva, arretrata e inferiore rispetto ad altre considerate progredite [...] in J.-J. Rousseau dove la descrizione dei costumi dei selvaggi, cioè dei primi uomini viventi in un ipotetico statodinatura, acquisì un valore polemico contro le dottrine illuministiche esaltanti la civiltà e il progresso: la vita dei selvaggi non ...
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Riformatore sociale (Newcastle-on-Tyne 1750 - Londra 1814). Iniziò la sua attività pubblica nel 1775 con una lettura alla Società filosofica di Newcastle, in cui, muovendo dal presupposto che gli uomini [...] terriera, fonte della povertà dei più, poteva essersi costituita solo per illegali usurpazioni di pochi. La società civile, erede dello statodinatura, doveva ora procedere alla ridistribuzione della terra, suddividendola tra le parrocchie che l ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] , la natura stessa. Nel primo caso la s. è considerata come un processo teleologicamente orientato in forma autonoma, contrassegnato dal trapasso da un originario stato selvaggio di esistenza dell’uomo a uno statodi barbarie e quindi di civiltà, o ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] a un’esperienza religiosa, a uno statodi ispirazione spontanea; per F. Schlegel (1803) è l’ambito privilegiato in cui far emergere il legame armonico tra uomo e natura. Una nuova concezione di tale rapporto tra uomo e natura è messa a fuoco da F.W ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] dell'Eden o dell'età dell'oro, o dello statodinatura, evocate da tanti scrittori greci e latini; sia in organizzazioni o costumanze pseudo-comunistiche di corporazione o di classe, che ebbero finalità di disciplina (come a Creta) o peggio (come a ...
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SOVRANITÀ
Emilio CROSA
. Il concetto di sovranità indica al suo apparire nell'alto Medioevo (lat. superanus; it. soverano; fr. sovrain) un attributo di superiorità non assoluto, ma relativo, per cui [...] erano attentamente studiate. Durante il periodo della rivoluzione si asserì largamente che allo statodinatura ogni uomo è sovrano, soggetto e guidato unicamente dalle leggi dinatura rivelate da Dio attraverso la ragione e la coscienza. Gli scritti ...
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Lusso
Massimo Donà
Il termine lusso deriva dal latino luxus, che indica sovrabbondanza, eccesso. Parlare di l. significa dunque riferirsi a qualcosa di non necessario, che va al di là di ciò che è sufficiente [...] la quale sarebbe errato ritenere libero dai bisogni l'uomo allo statodinatura. Per Hegel infatti ciò significherebbe fare dell'uomo un semplice animale, dotato di una limitata cerchia di mezzi e modi per l'appagamento dei suoi bisogni, anch'essi ...
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TRADIZIONE (lat. traditio, "consegna")
Carlo ANTONI
Enrico ROSA
La tradizione è nettamente separata dalla storia soltanto in seguito alla critica razionalistica del Seicento. E allora che si pone [...] ", "diritto naturale" sono i concetti impiegati dai filosofi in questa polemica antitradizionalistica. Di essa il campione è Voltaire, mentre il ritorno allo statodinatura, predicato dal Rousseau, ne è l'espressione più radicale.
Tuttavia già nel ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...