È un processo di natura prevalentemente esecutiva; promosso per iniziativa dello stato e attuato per impulso dello stesso, allo scopo del soddisfacimento egualitario dei creditori di un commerciante insolvente.
Il [...] e 861 cod. comm. e art. 8 legge 20 marzo 1913, n. 272). Finché dura lo statodi fallimento, è decretata l'incapacità di esercitare il dirittodi elezione attiva e passiva, ma non oltre cinque anni dalla data della sentenza dichiarativa del fallimento ...
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È una delle fonti didiritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] e per tanto possa applicarsi dal giudice in quanto sia stata provata, ovvero se essa, contenendo una norma didiritto, debba essere regolata dalle norme che disciplinano la conoscenza di questa da parte del giudice, il quale, perciò, deve conoscerla ...
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Uno dei maggiori giureconsulti italiani del Medioevo, nato a Perugia da nobile famiglia nel 1319 o nel 1327. Giovane d'ingegno straordinariamente precoce, dopo avere studiato diritto a Perugia alla scuola [...] 1376 al 1379 tenne a Padova la cattedra ordinaria didiritto civile, ma l'anno seguente tornò nella sua città; i priori e i camerlenghi perugini si opposero nel 1385 alla sua partenza per Firenze dove era stato chiamato. Se non che nel 1390 B. passò ...
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Nato a Bologna nel 1574, ed ivi morto nel 1640. Laureatosi in ambo le leggi nel 1594, ebbe nel 1598 la cattedra d'istituzioni didiritto civile nell'università di Bologna. Nel 1602 con monsignor Stefano [...] (divenuto poi cardinale) andò a Roma, dove pare sia stato fino al 1606. Tornò poi all'università di Bologna, e nel 1609 passò a quella di Ferrara. Tra il 1610 e il 1616 fu segretario di monsignor de' Massimi, vicelegato pontificio in Piemonte, donde ...
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Giurista, nato a Treia (Macerata) il 7 febbraio 1880, morto a Roma il 14 maggio 1935. Ventiduenne era professore didiritto commerciale a Urbino; passò poi a Camerino, Perugia, Sassari, Parma, finché succedette [...] agrario (in Riv. dir. priv., 1935, p. 3 segg.). Questi e altri studî sono stati pubblicati in 3 volumi col titolo Scritti didiritto commerciale e agrario (Padova 1935, a cura di W. Bigiavi).
Bibl.: W. Bigiavi, in Riv. dir. comm., I (1935), pp. 390 ...
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Giurista, nato il 27 marzo 1858 a Genova, ivi morto il 17 gennaio 1928. Il padre Maurizio tenne per molti anni la cattedra didiritto e procedura penale nell'università genovese, dove il figlio insegnò [...] la contabilità distato (1885-86), l'introduzione alle scienze giuridiche e le istituzioni didiritto civile (1887-1898), il diritto civile (dal 1899). Nominato senatore il 3 giugno 1908, il B. partecipò largamente ai lavori delle commissioni e tenne ...
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Giurista, nato a Roma il 6 ottobre 1903, morto ivi il 20 novembre 1959. Insegnò il diritto commerciale nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, Parma, Bologna. Costretto ad abbandonare l'Italia [...] bolognese, passò poi a insegnare il diritto industriale nell'università di Roma ove, alla vigilia della morte, fu trasferito alla cattedra didiritto commerciale.
Malgrado che non gli sia stato consentito di svolgere per intero l'opera sua, l ...
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Giurista, morto a Camorciano di Camerino l'11 agosto 1968. Lasciata la cattedra didiritto ha insegnato diritto romano dal 1954 al 1960, sempre all'università di Roma. È stato socio corrispondente dell'Accademia [...] interesse per la cultura filosofica; ciò non ha impedito, tuttavia, a B. di continuare ad approfondire i grandi temi romanistici (Istituzioni didiritto romano, Padova 1960, vol. II, parte 1ª), civilistici (Teoria generale delle obbligazioni ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] suoi fueros, rudemente riformò la legislazione aragonese nelle Cortes di Tarragona (1592), ove si decise che il justicia mayor sarebbe statodi nomina regia e si riconobbe al monarca il dirittodi designare come viceré anche uno straniero. Con una ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] della chiesa ortodossa. Inoltre allo zar era riservato il dirittodi dirigere la politica estera, di curare la difesa dello stato, di proclamare in certe regioni lo statodi guerra; i ministri erano soltanto responsabili dinnanzi allo zar. Alle ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...