CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] stanno anche alla base dei tentativi degli stati principeschi di organizzare una politica economica a dimensione regionale e non più monocittadina, in qualche modo avvicinarono il sistema corporativo delle città italiane centrosettentrionali a quello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia gramsciana
Aurelio Musi
Il concetto di storiografia gramsciana è complesso per tre ordini di motivi. In pratica tutti gli storici marxisti italiani, in particolare coloro che hanno organicamente [...] l’interpretazione gramsciana, attribuisce al cosmopolitismo degli intellettuali, al carattere corporativo della borghesia comunale e all’assenza di cultura nazional-popolare sia lo stato di divisione politica dell’Italia tra Medioevo e prima età ...
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FAGGELLA, Gabriele
Carlo Bersani
Nacque a San Fele (Potenza) il 28 ag. 1856 da Gabriele e Alfonsa Marraffino in un gruppo familiare che sarà ricco di personalità considerevoli: dei fratelli Donato e [...] e repubblicano, le leggi hanno disciplinato la vita dell'ente corporativo, a suo parere di origine schiettamente privatistica, "ma non , in pensione, a Roma (si veda Arch. centrale dello Stato, Min. Grazia e Giustizia, fasc. 470-83 cit.).
A ...
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SOFFICI, Ardengo
Luigi Corsetti
(Ardengo Amedeo Maria). – Nacque il 7 aprile 1879 al Bombone, frazione del comune di Rignano sull’Arno (Firenze), unico figlio di Egle Zoraide Turchini, proprietaria [...] per le Edizioni della Libreria della Voce, dove rappresentò lo stato d’animo degli intellettuali fascisti dell’epoca. Nel 1925 si anche alla stesura di un programma per il sindacato corporativo degli artisti, discutendone in vari articoli su Il ...
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SPECCHI, Alessandro
Tommaso Manfredi
– Nacque a Roma il 9 giugno 1666, da Antonio Maria e da Lucrezia Apollonia Frassinelli (Giuggioli, 1980, p. 422).
Incluso da Lione Pascoli (Vite de’ scultori ed [...] denotava il distacco dal sistema corporativo, poi sfociato nella contestazione dei nuovi statuti protezionistici che ne causò la la sua credibilità di architetto e con essa il suo stato di salute, che si aggravò progressivamente fino alla morte, ...
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GIANNINI, Amedeo
Guido Melis
Nacque a Napoli il 18 sett. 1886, da Pietro, insegnante ginnasiale di storia e geografia, e da Maria D'Andrea. Conseguita la licenza liceale nel 1903-04, si iscrisse alla [...] - l'intervento del 19 dic. 1938 sull'istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni (volto a conciliare la riforma fascista con lo statuto albertino del 1848, del quale implicitamente egli rivendicava la piena vigenza e anzi postulava la ...
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TONIOLO, Giuseppe
Aldo Carera
– Nacque a Treviso il 7 marzo 1845 da Antonio e da Isabella Alessandri.
Dalla madre, veneziana di origini armene, apprese un’intensa dedizione alle pratiche religiose. [...] ricorrevano sovente concetti e argomentazioni di stampo corporativo (variamente interpretati dai suoi esegeti) tale del pensiero di G. T. Atti del Convegno... 1981, Pisa 1984; Stato degli studi e prospettive di ricerca sulla figura e sull’opera di G. ...
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INDRIO, Pasquale
Salvatore Lardino
Nacque ad Altamura, presso Matera, il 3 genn. 1875, da Saverio e Angela Moramarco, primo di due figli. Iniziò gli studi nella città natale, li proseguì a Bari, conseguì [...] con un capitale di 2 milioni di lire, concesso dallo Stato, e con una dotazione di beni fondiari, ed era di favorire lo sviluppo autonomo - tutt'altro che assistenziale o corporativo - dei ceti produttivi delle nostre province" (L. Sacco, 1991 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lorenzo Mossa
Irene Stolzi
Quella di Lorenzo Mossa fu, nel panorama scientifico italiano della prima metà del Novecento, la voce eterodossa di un giuscommercialista che, soprattutto attraverso i riferimenti [...] non salutò con favore quel «bombardamento aereo a tappeto» che, alla caduta del regime, colpì l’ordinamento corporativo (L. Mossa, Stato del diritto del lavoro in Italia, «Nuova rivista del diritto commerciale, diritto dell’economia, diritto sociale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Finzi
Irene Stolzi
Civilista raffinato e rigoroso, Enrico Finzi è stato un interprete originale delle esigenze di rinnovamento dogmatico emerse anche in Italia nel primo cinquantennio del Novecento. [...] partire dalla Prima guerra mondiale, era il volto di uno Stato interessato a «controllare l’impiego che della cosa» produttiva occhi, doveva costituire il tratto tipico di quell’ordinamento corporativo che il fascismo ambiva a disegnare e al quale ...
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corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...