Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] Vassalli» (G.B. Ferri 1996, pp. 608-10; Caprioli 2008).
Il codice ‘nuovo’ e la questione corporativa: una rivoluzione mancata
In realtà era stato proprio Vassalli tra i primi – a seguito della svolta epocale segnata dalla Prima guerra mondiale e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] verborum: quella, cioè, dei linguaggi tecnici definitivamente guadagnati a un codice retorico fornito di uno statutocorporativo autonomo e qualificante.
Il testo opera una forzatura lessicale e impropriamente identifica come se fossero sinonimi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Artigiani e artisti: l’officina Italia
Enrica Pagella
Una storia ancora da scrivere
Nel 1608 Francis Bacon affidava al suo diario il programma di una storia dei mestieri:
I punti o cose da indagare [...] alla metà del Quattrocento il primato mondiale della produzione del vetro, un salto di qualità documentato dalla riforma dello statutocorporativo, che nel 1441 prende il nome di Mariegola dei verieri de Muran. Il successo dell’industria veneziana si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Riccardo Del Punta
Dalla Liberazione allo Statuto dei lavoratori
All’indomani della Liberazione, a dispetto dell’urgenza del tema sociale cui rimandava, il diritto del lavoro era come un fiume [...] 4 e segg.), che pagava l’immedesimazione che aveva avuto con l’abrogato ordinamento corporativo (un frutto, sia pur particolare, del quale, peraltro, era stato anche quel codice civile che per la prima volta aveva previsto una disciplina organica del ...
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Giovanni Orlandini
Abstract
Vengono analizzate le principali problematiche inerenti alle disposizioni di legge e di contratto collettivo finalizzate a tutelare sia le condizioni di lavoro (cd. clausole [...] , L.-Ghezzi, G.-Mancini, G.F., a cura di, Statuto dei lavoratori. Commentario al codice civile diretto da Scialoja e Branca, da considerare superata con il venir meno dell’ordinamento corporativo (Bellavista, A., La clausola sociale dell’art. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] , Città di Castello 1936, ora in TEC, pp. 263-90.
Si vedano inoltre:
G. Bottai, La concezione corporativa dello Stato, «Archivio di studi corporativi», 1930, I, pp. 7-15.
W.C. Mitchell, Lecture notes on types of economic theory, 1931 (York University ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] di essere dei liberali in ritardo, ancora affezionati a un'idea trascendente dello Stato).
Come e più di Bottai il C. vedeva nelle corporazioni un'articolazione della mano pubblica e uno strumento istituzionalmente preposto ad attuare politiche di ...
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L’università italiana e il pamphlet di Croce
Alessandro Savorelli
Dieci anni di battaglie sull’università
Il 7 e il 12 luglio 1914, a poche settimane dallo scoppio della Prima guerra mondiale, Croce [...] rivoluzione unitaria, ha assetto e tradizioni liberali e non corporative; e il solo sistema universitario, che le si e pubblicate in Memorie della mia vita. Appunti che sono stati adoprati e sostituiti dal “Contributo alla critica di me stesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] », «diritto inalienabile dell’umanità». La fine delle corporazioni dovrà attendere però la rivoluzione politica per essere proclamata lavoro e il pane». In tal modo – continua Boccardo – lo Stato si frappone fra «il capo-fabbrica» e «l’operaio» sino ...
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Carlo Cester
Abstract
La norma inderogabile di legge, che si impone sugli atti di autonomia privata da essa difformi, rappresenta una delle caratteristiche fondamentali del diritto del lavoro. Essa viene [...] tendenza, già affermatasi anche nel corso del periodo corporativo (peraltro in un quadro sistematico che esaltava la generale del contratto a tempo indeterminato. Un tale approccio è stato recentemente rafforzato dal legislatore, il quale, con l’art. ...
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corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...