FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] " con "riforme" (pp. 45-47), da contrapporre alla "pericolosa" propaganda del socialismo.
A questa pedagogia dello Statoautoritario e riformatore è riconducibile anche l'attenzione del F. per il ruolo dell'esercito, inteso come la più alta forma ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] quale fattore politico di modernizzazione. In questo contesto, l'avvento di uno Statoautoritario a superamento dello Stato agnostico liberale era stato salutato con favore proprio perché garante dello svuotamento dell'affollarsi delle domande dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La famiglia del Cinquecento si sviluppa in senso autoritario: nello sforzo di moralizzazione [...] politico del padre e del marito. Siamo nell’epoca del lento rafforzamento degli Stati e della lenta formazione degli Stati assoluti: Statoautoritario e famiglia patriarcale si legittimano a vicenda. Il sovrano assoluto assume le funzioni simboliche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1918 nasce la Repubblica Popolare Ungherese che, ispirata dall’esempio bolscevico, [...] trasforma nella Repubblica dei Consigli. Abbattuta la Repubblica dalla controrivoluzione, l’Ungheria diventa nel successivo ventennio uno Statoautoritario, alleato dell’Asse. Occupata dall’URSS nel 1945, vi si instaura un governo comunista, al quale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Bulgaria agli inizi del Novecento è un Paese economicamente arretrato. Tenta una [...] sconfitta nella prima guerra mondiale. Nel primo dopoguerra si avviano politiche di modernizzazione, ma il Paese diventa uno Statoautoritario, che partecipa alla seconda guerra mondiale come alleato dell’Asse. Con la fine del conflitto, si instaura ...
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di Francesco Montessoro
In Indonesia, il più grande paese islamico del mondo, i musulmani sono l’87% della popolazione. Forti del grande rilievo demografico di Giava e Sumatra, sono però minoranza nelle [...] islamiche si compie al tempo di Suharto, quando il nuovo regime nato dal sanguinoso colpo di stato del 1965 crea uno statoautoritario fondato sul potere dell’élite militare e si rende autonomo dalle compagini politiche, sociali e religiose ...
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Bismarck, Ottone di
Francesco Tuccari
Uomo politico e statista tedesco
Ottone di Bismarck è stato una figura chiave della storia prussiana, tedesca ed europea della seconda metà del 19° secolo. Fu il [...] , secondo la Costituzione del 1871, a suffragio universale. Egli in tal modo edificò uno Stato 'autoritario' profondamente diverso dagli Stati parlamentari del resto dell'Europa continentale e dalla Gran Bretagna.
In politica estera, Bismarck si ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] dello Stato di diritto. Il modello totalitario prevede la preminenza del partito unico sullo Stato; un di t. si differenziano non solo dalla democrazia, ma anche dall’autoritarismo, nel quale sono presenti alcuni di questi elementi ma non tutti ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] se non si parte da questo dato di fatto. Comunismo e fascismo sono stati i due estremi con i quali il l. ha dovuto misurarsi, le di fare ciò che è necessario nella prospettiva di un programma autoritario" (Hayek 1978, p. 990). Ma si tratterebbe, com' ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] e precapitalistica. La Germania, paese in cui non vi era stata una compiuta rivoluzione industriale, non avrebbe potuto contrapporre nulla all'attacco di forze politiche di orientamento autoritario. In questa luce il n. appare quale frutto della ...
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autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...