Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] dall’estendersi della regolamentazione giuridica a sempre nuovi settori in conseguenza della crescente pervasività dello Statoassoluto nella società e nell’economia. E se a quella divaricazione corrisponde un differenziarsi della cultura giuridica ...
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Sistemi giuridici comparati
Giovanni Bognetti
Sistemi giuridici e grandi modelli
Gli ordinamenti giuridici consistono in gruppi organizzati di soggetti umani i quali, per realizzare fini che coltivano [...] parte si tratta di critiche fondate, ma forse in nessuna d'esse sono stati adeguatamente posti in luce i veri motivi per cui, al di là totale sul continente: ivi si formò il tipo dello 'Statoassoluto', per il quale, al termine di un lungo processo, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] Pietro Costa, erano dunque quelli dello Statoassoluto, dello Stato patrimoniale.
La regola della diversità: consuetudini da quello che vive e opera in patria, o almeno che è stato reso tale da un particolare tenore di vita» (p. 24), nonché ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] ma il portato di un lungo processo le cui origini sono una cosa sola con le origini dello Stato moderno, che nasce, non a caso, come Statoassoluto. E può sembrare paradossale (ma nessun fenomeno storico è in realtà paradossale) che quell’assolutismo ...
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Guido Alpa
Abstract
Secondo la concezione formalista del diritto, l’ordinamento giuridico si compone di diverse branche: le regole che riguardano i rapporti tra i privati compongono il diritto privato [...] oggettivo; oppure (ii) si usa con riguardo alla qualificazione di un sistema di potere (‘lo Stato di diritto, contrapposto allo Statoassoluto e allo Stato di polizia’), oppure (iii) come complesso delle forme di protezione del singolo di fronte allo ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] . Infatti il G. se ne distanziava, ben sapendo come la qualità costituzionale dello Stato pontificio gli ponesse limiti insormontabili: uno Statoassoluto, con alla testa un monarca dalle prerogative illimitate, per il quale valeva senza residui ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] ma sincero, di deferenza verso il regime liberale il B. concluse la sua opera di ultimo ministro dello Statoassoluto, e uscì risolutamente e definitivamente dalla vita politica. Riprese, invece, la sua attività di magistrato, assumendo il 18 ...
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GIACCHI, Orio
Giulia Caravale
Nacque a Castiglione della Pescaia (Grosseto) il 3 dic. 1909 da Giuseppe e Bice Borri. Nel 1931 si laureò in giurisprudenza nell'Università cattolica del Sacro Cuore di [...] trattati in precedenza, come l'origine dell'assolutismo (La politica del Rinascimento come condizione per il sorgere dello Statoassoluto, in Ius, VI [1955], pp. 350-360; Il contributo luterano alla formazione dell'assolutismo, in Studi senesi. In ...
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DE ROSA (Rosa), Carlo Antonio
Pierluigi Rovito
Figlio di Marc'Antonio, nacque nel 1638 a Napoli, da una famiglia originaria di Cava de' Tirreni, che diede al Regno di Napoli, tra i secoli XVII e XVIII, [...] per creare una sorta di dinastia "senatoria". E tuttavia fu compitamente "ministro", ossia rappresentante ed agente dello Statoassoluto, depositario di un'ideologia e di una scientia non contaminata dalle vicissitudini politiche. In tale veste poté ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] dall’alto della Prussia, che oltre ad acquistare un’egemonia territoriale e demografica assoluta rispetto agli altri Stati tedeschi disponeva nel Bundesrat (la rappresentanza degli Stati) di 17 seggi su 58. Il comando delle forze armate spettava al ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...