CELSI, Mino Gregorio Romolo
Peter G. Bietenholz
Figlio di Giovanni di Mino e di Vittoria di Francesco Tancredi, fu battezzato il 22 sett. 1514 a Siena.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà senese [...] Giuliano del 1550, cioè due anni dopo che il frate era stato sospettato di eresia, a quanto pare senza conseguenze rilevanti. Qualche Chiesa cattolica ma anche contro il calvinismo autoritario, anziché difesa illimitata della tolleranza religiosa. ...
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CARACCIOLO, Antonio
Bernard Barbiche
Nacque nel Regno di Napoli verso il 1515 da Giovanni, principe di Melfi, e da Eleonora Sanseverino. In seguito al trattato di Cambrai (1529) la sua famiglia si trasferì [...] un grande signore feudale ed il suo comportamento autoritario e arbitrario nel governo del monastero provocò non che ritornare in Francia, decise di restare a Roma dove era stato accolto dal cardinale Giovanni du Bellay. Le sue speranze rinacquero ...
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PAGLIARA, Gualtiero di
Berardo Pio
PAGLIARA (de Palearia), Gualtiero di. – Nacque presumibilmente poco dopo la metà del XII secolo, da un esponente, del quale ignoriamo il nome, di un ramo della dinastia [...] allo stesso capitolo le decime sulle terre presso Montaratro che gli erano state donate da Enrico VI; l’anno successivo, in cambio della chiesa dei cittadini di Catania insofferenti del governo autoritario imposto dal vescovo e dai suoi ufficiali, ...
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FABRI, Sisto
Pietro Messina
Nacque il 4 ag. 1540 a Villa Basilica, vicino Lucca; ma negli anni seguenti molto probabilmente la sua famiglia si trasferì a Napoli. In questa città infatti il F., il 20 [...] quale aveva avuto molte volte diversi contrasti e che era diventato protettore dei domenicani. Più di uno screzio c'era stato anche con l'autoritario Sisto V. Il pretesto fu, invece, fornito dalla fede prestata dal F. ai miracoli di suor Maria della ...
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CASALI, Alessandro
Gian Paolo Brizzi
Figlio del senatore Andrea e di Verde Paltroni, nacque a Bologna nel settembre del 1533. Avviatosi agli studi giuridici, nel 1558 si laureò in utroque iure presso [...]
Giunto a Madrid all'inizio del giugno del 1572 il C., che era stato preceduto dalla notizia della morte di Pio V, ritenne di dover differire l' il campo dalle molte incomprensioni attribuibili al carattere autoritario di Pio V, ma grazie anche alle ...
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GNECCHI SOLDO, Organtino
Giuliano Bertuccioli
Nacque nel 1532 a Casto, località della Val Sabbia, nel Bresciano, da "Iacopo Philippi de Gnechis de Belincinis" e da Benedetta Soldo. In vita fu più noto [...] Cabral. Questi era un nobile, ex militare, rigido, autoritario e per di più poco portato ad apprezzare la cultura . romano della Compagnia di Gesù, Goa, 24, I, c. 149; Arch. di Stato di Roma, Misc. famiglie, b. 180, c. 14, n. 44; G. Schurhammer ...
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GIOVANNI VII, papa
Luigi Andrea Berto
La data della sua nascita è sconosciuta, ma sappiamo che era originario della Grecia e che il nome di suo padre era Platone e sua madre si chiamava Blatta. Giovanni, [...] il primato di Pietro, e quindi del papa, visto che l'apostolo era stato il primo vescovo di Roma, sia in Oriente, sia in Occidente.
G. decise di acconsentire esteriormente alle richieste dell'autoritario imperatore Giustiniano II, dimostrando però in ...
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COGORNO (Coturno, Cothurno, Cucurno), Bartolomeo, di
Mark Dykmans
Era certamente originario di Cogorno, piccola località sulla Riviera di Levante sopra Lavagna (prov. di Genova), ma non è possibile [...] fatale.
I dissidi tra Urbano VI, uomo dal carattere autoritario e scostante, e un gruppo di cardinali capeggiati dal papali al "devetum" sul commercio con l'Islam, in Rass. degli Archividi Stato, XXXII (1972), pp. 521-33 (con docc.): S. Fodale, La ...
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CORNER, Giorgio
Enrico Stumpo
Nacque a Venezia il 26 febbr. 1524.
Il padre Giovanni, cavaliere, procuratore di S. Marco, conte palatino, era stato anche ambasciatore presso l'imperatore Massimiliano [...] Per i primi tre anni tuttavia non esercitò mai il suo ufficio, essendo stato inviato altrove, ma tornato a Roma nel 1564, lo praticò per pochi mesi governo della diocesi - e infatti indipendente e autoritario sarà il suo governo nella diocesi di ...
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BUFALINI, Giovanni Ottavio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Città di Castello il 17 genn. 1709 dal marchese Filippo e da Anna Maria Sorbelli, fu inviato a studiare nel nobile collegio di Modena; poi si trasferì [...] vescovo di Ancona, una delle sedi più ricche dello Stato pontificio.
Fatto il suo ingresso nella diocesi il 5 apr. 1767, il B. affermò subito il suo carattere autoritario sottomettendo il patriziato locale, che radunava in riunioni bisettimanali ...
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autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...