NUOVA ZELANDA (XXV, p. 67; App. I, p. 902)
Marina EMILIANI SALINARI
Cesare PETTINATO
ZELANDA Popolazione (p. 73). - Secondo il censimento del 1945 la popolazione della Nuova Zelanda ammontava a 1.702.298 [...] , 1941; L.W. Wood, Understanding New Zealand, New York 1944: R. Bowman, A walkabout down under recent geographical lo Statutodi Westminster, concesse alla Nuova Zelanda la libertà di emendare la propria costituzione.
Con l'intento di arrestare ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] è stabile negli stati da sempre più popolosi. Nel Medio Atlantico (statidi New York, New Jersey e Pennsylvania) era di 140 ab./km2 nel anni Ottanta e provoca la comparsa dinuove aree d'intervento e dinuove città protagoniste dello sviluppo, con ...
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Editore italiano (Milano 1889 - ivi 1970). Fondatore un impero editoriale (casa editrice Angelo Rizzoli &) e cinematografico ( Dear Film e Cineriz) tra i più significativi nell'Italia del Novecento, [...] dinuova concezione, Omnibus (1935-37), a cui seguì Oggi (1939-42), per la direzione diYork. R. si impegnò anche nel campo della cinematografia: tramite Dear Film e Cineriz produsse e distribuì la serie di film di Don Camillo, opere di Rossellini, di ...
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Nell'ultimo quindicennio il C. ha irrobustito notevolmente le proprie strutture produttive, lasciando intravedere un potenziale di sviluppo enorme, tanto da potersi considerare fra le maggiori potenze [...] di Montreal ha avuto come punto di riferimento l'arte francese, quello di Toronto ha guardato soprattutto a New York. dinuovi modelli spaziali e funzionali è, infine, da citare l'Expo '67 di Montreal. In effetti, nei padiglioni nazionali sono state ...
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Globalizzazione
Giorgia Giovannetti
Si parla sempre più spesso di 'globalizzazione dell'economia mondiale' come risultato dei processi d'integrazione internazionale iniziati nel secolo 19°, temporaneamente [...] erano emigrati dall'Europa verso gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, maggiore crescita, e che l'apertura dinuovi mercati corrisponde a un aumento del An introductory text, London 1983, London-New York 1992³.
G. Gandolfo, Economia internazionale, ...
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Industria
Mario Pianta
Le trasformazioni dell'economia hanno al centro il ruolo dell'i., che nei primi anni del 21° sec. è stata caratterizzata da processi di innovazione tecnologica, di internazionalizzazione [...] primo fenomeno che ha segnato l'i. è stato lo sviluppo e la diffusione dinuove tecnologie (in particolare, quelle dell'informazione e and Development), World investment report 2005, New York-Geneva 2005.
UNIDO (United Nations Industrial Development ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] tuttavia a salire, oltrepassando il 600%, anche a causa di politiche finanziarie e salariali accomodanti. È stato pertanto raggiunto un nuovo accordo col FMI su un programma di risanamento che è stato tuttavia attuato solo per pochi mesi.
Nel 1985 fu ...
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Occupazione e disoccupazione
Paolo Piacentini
Nino Galloni
Magda Franca Rabaglietti
(App. V, iii, p. 722; v. occupazione, XXV, p. 138; occupazione piena, App. II, ii, p. 433; disoccupazione, XIII, [...] di là delle oscillazioni del ciclo, gli Stati Uniti hanno attivato nuovi posti di lavoro in una misura superiore di of the global labor force and the dawn of the post-market era, New York 1995 (trad. it. Milano 1995).
P. Ichino, Il lavoro e il mercato ...
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Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] tendono ad adattarsi a uno statodi livello inferiore, in cui vengono I dati più recenti basati sulla nuova metodologia riguardano solo il 1997 e 1998 1981.
A. Sen, Poverty and famines, Oxford-New York 1981.
M. Orshansky, Counting the poor: another ...
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power dressing (power-dressing) loc. s.le m. Modo di abbigliarsi conforme a uno stile formale, di solito caratterizzato da costosi vestiti confezionati su misura, scelto per sottolineare l’importanza del proprio ruolo e del proprio potere nel...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...