CAPIZUCCHI, Paolo
Gigliola Fragnito
Figlio di Cincio Giovanni Paolo e di Girolama de Lenis, nacque a Roma nel 1479 in una famiglia romana di antica nobiltà. In gioventù attese agli studi di diritto [...] S. Sede si avvalse della preparazione canonistica del C., gli vennero affidate alcune missioni assai delicate negli Statipontifici in circostanze difficili, segno questo che la sua abilità politica non era considerata inferiore alla sua competenza ...
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BANDINI PICCOLOMINI, Francesco
Giuseppe Alberigo
Nacque a Siena nel 1505 da Sallustio Bandini e da Montanina Piccolomini Todeschini, sorella del cardinale Giovanni e nipote di Pio III; occorre guardarsi [...] V dopo l'incoronazione imperiale a Bologna. Infine nel 1539 entrò definitivamente nella carriera degli uffici amministrativi degli Statipontifici come governatore di Ancona.
In tali anni accentuò sempre più il suo interesse per le vicende politiche ...
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EROLI (Eruli), Costantino
Anna Esposito
Nato a Narni (od. prov. di Terni) in data non precisata (comunque nella prima metà del sec. XV), fu giurista come lo zio Berardo e scrisse diverse operette legali, [...] l'incarico di governatore di Avignone. La sua nomina a rettore del Contado, per amministrare l'insieme degli Statipontifici francesi in qualità di luogotenente e governatore generale, era avvenuta poco prima dell'aggravarsi della malattia del legato ...
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PALLAVICINO, Lazzaro
Maristella Cavanna Ciappina
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro. – Nacque a Genova il 13 giugno 1684, secondogenito maschio del marchese Giovan Francesco II e di Aurelia Spinola [...] un alto prelato presente a Roma (forse anche favoriti dalla loro prerogativa di monopolisti dell’allume negli Statipontifici). Particolarmente potenti, tra Sei e Settecento, furono uno zio paterno di Lazzaro, Opizio (referendario di papa Innocenzo ...
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DUCROS (Du Cros), Louis (Abraham-Louis-Rodolphe)
Pierre Chessex
Nato a Moudon (Cantone di Vaud, in Svizzera) il 21 luglio 1748 da Jean-Rodolphe, maestro di calligrafia e disegno, e da Jeanne-Marie Bissat, [...] Roma nel 1793 in reazione agli avvenimenti rivoluzionari francesi, obbligarono il D., sospettato di giacobinismo, ad abbandonare gli Statipontifici. L'artista si rifugiò quindi nel febbraio di quell'anno in Abruzzo, dove eseguì numerosi paesaggi di ...
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COCCO, Cristoforo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, dopo il 1409, anno del matrimonio di suo padre, Nicolò di Giovanni, con Chiara Canal di Andreolo. Nel 1429 entrava nel Maggior Consiglio e nello [...] provveduto per tempo a porsi in salvo: non già a Cesena, come ritengono le fonti, ma a Siena, fuori degli Statipontifici. Aveva però i giorni contati: alla fine di agosto il fiorentino Pietro Torelli riusciva a sorprenderlo a Pontignano; di lì lo ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Dante Severin
Nato a Giussano (Milano) il 24 ott. 1825 dal fisico Luigi e da Giuditta Mazzucchelli, si formò a Como dove la famiglia nel frattempo si era trasferita. Guida politica [...] abate e professore, incarcerato a Milano per "delitto di Stato" in seguito all'attività antiaustriaca svolta poco prima del ma, dopo l'accantonamento del progetto di spedizione negli Statipontifici (il 16 agosto Mazzini gli inviava una energica ...
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AMBROGIO da Firenze
Elena Fasano Guarini
Il suo nome completo fu forse, a quanto sembra risultare da una memoria inedita citata in nota alla Storia di Milano (p. 332) scritta da G. A. Prato e da un [...] Canossa, chiamato insistentemente da A. stesso, ed arrivato però quando la temuta lega antiturca tra Venezia, Spagna, Statipontifici e Inghilterra era già un fatto compiuto (6 luglio 1523), anche se non ufficialmente proclamata. Nei mesi successivi ...
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ERCOLANI, Antonio
Raffaella Cascioli
Nacque a Forlì verso la fine del sec. XV da Burghina Bezzi e da Ludovico che, sotto il dominio dei Riario, aveva strenuamente difeso la fortezza di Imola e nel 1500 [...] Rossano, vicelegato di Perugia da poco annessa agli Statipontifici, dopo che Leone X aveva fatto decapitare il nel 1497 dei familiari del cardinale Ippolito d'Este e fosse stato a Ferrara procuratore di Galasso Ariosto in una causa beneficiale.
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CANONICI
Giovanni Gorini
Grande famiglia di orefici, argentieri e incisori di origine bolognese, di cui possediamo una documentazione per oltre quattro secoli di attività. I primi rappresentanti, ricordati [...] s., 98 s.; F. Panvini Rosati, La zecca di Bologna,1191-1861, Bologna 1961, pp. 32, 38; F. Muntoni, Le monete dei papi e degli StatiPontifici, Roma 1972-74, I, pp. 204 s., II, pp. 12 s., 21; IV, pp. 266 s., 275. Per le oreficerie, vedi W. Samaja, L ...
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medaglia
medàglia s. f. [lat. volg. *medialia (poi *medalia per dissimilazione), pl. neutro dell’agg. *medialis, der. di medius «mezzo», propr. «mezzo (denaro)»]. – 1. Nome generico dato in età medievale (secoli 12° e 13°) a Bologna, Cremona,...
legato2
legato2 s. m. [dal lat. legatus, der. di legare2]. – Con sign. generico, e con riferimento soprattutto all’antichità e al periodo rinascimentale, più raram. a tempi moderni, funzionario inviato, per incarico temporaneo, a rappresentare...