I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] indicare valori modali (➔ modalità) e a rivelare atteggiamenti o stati psicologici dell’emittente (come stanchezza o tensione), come in , e più velocemente mutevoli nel tempo. In generale, i segnali discorsivi in funzione interazionale si manifestano ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] . lasciò se ne rintracciano solo alcune parti in uno stato di più o meno avanzata elaborazione.
L'Introduzione fu altra lingua. Dell'opera ci resta, per così dire, l'ossatura generale, cioè la schedatura integrale di tutti i lemmi, ma solo alcuni di ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] di parole di particolare rilievo. Il suo impiego è stato oscillante per secoli.
L’esigenza di segnalare una lettera indifferentemente, via Verdi), i titoli di libri, film, opere artistiche, generalmente le ➔ sigle (CGIL, FIAT) e i secoli (il Trecento ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] amicizia particolare). Oppure potrà utilizzare pronomi e termini generali (fare cose, darla, una di quelle, roba); sue diverse manifestazioni e le molteplici strategie per aggirarla sono state un potente agente di rimodellamento del ➔ lessico. La ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] da (mi fa da ridere, sa da pesce) e di su (siamo stati su [in] una scuola); eliminazione di a con verbi di moto seguiti da doge, lido, ghetto, barena; altre con significati più generali, come anagrafe, catasto, ditta, gazzetta, lazzaretto. Un secondo ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] francese durante la Rivoluzione, attribuisce a ogni persona uno stato naturale di libertà e di uguaglianza di fronte alla legge comune a tutti i popoli. Così, nel 1999 la Conferenza generale dell’UNESCO ha istituito per il 21 febbraio la Giornata ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] molti centri importanti – spesso capitali degli antichi Stati nazionali – hanno sviluppato nel tempo forme autonome ma che per i settori dei linguaggi tecnici e delle condizioni generali di vita si è costruita attingendo anche alle varietà locali. La ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] ad es. i co-iponimi (➔ iperonimi) di una parola generale (➔ parole generali), come apparecchio, arnese, attrezzo, ecc., co-iponimi di ipotesi, neanche quella che la poveretta possa essere stata assassinata da un uomo [...]. Secondo le testimonianze ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] Mortara Garavelli 2003: 105), riconducibile, in termini generali, a funzioni come l’integrazione o il commento. sospensivi quando si vuole indicare che una parte del testo è stata omessa (cfr. Mortara Garavelli 2003: 40-41).
Parentesi quadre ...
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Iperonimo (dal gr. ypér «sopra» e ónoma «nome») è un termine tecnico, coniato da Lyons (1963; per una parziale revisione, cfr. Lyons 1977) per indicare una parola dal significato più ampio di quello di [...] tra ➔ genere e lingua, ma non è stato eliminato.
(ii) Si ricorre alla creazione di parole sintagmatiche ad hoc, anche occasionali (non di rado utilizzando, come accennato, parole generali): per es., innaffiatoio e spruzzatore non hanno iperonimo ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
generale1
generale1 agg. [dal lat. generalis, der. di genus -nĕris «stirpe, genere»]. – 1. Che concerne il genere, e non la specie o l’individuo (contrapp. perciò a speciale, particolare). Quindi, nell’uso com.: a. Che si riferisce a tutto...