Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] di questa catena di eventi trovano il loro omologo in Drosophila, dove sono stati identificati per primi, anche se con funzioni non identiche. Il concetto generale che emerge è che nell'evoluzione le stesse pietre sono utilizzate per costruire ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] seguito verranno presi in considerazione anzitutto i fenomeni di origine generale che stanno alla base delle risposte di tipo acuto, attivi sulle cellule di origine mesodermica; in vivo è stato dimostrato un effetto di stimolo a livello degli endoteli ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] , in questa sede, esaminare in dettaglio i risultati della ricerca biochimica, ma è importante indicare in termini generali lo stato attuale delle conoscenze in questo campo, dominato in massima parte dalla biochimica e dalla biologia dell'RNA. Fin ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] o) e velocità massima). Tali molecole effettrici sono generalmente i substrati stessi di questi enzimi, e molecole formazione a partire da ADP e fosfato inorganico (Pi). Sono stati da tempo identificati tre sistemi principali per tale processo. Il ...
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Definizione. - Il termine "ecologia", introdotto da Reiter (1865) e il cui contenuto fu definito per primo da E. Haeckel (1866) come "studio dell'economia della natura e delle relazioni degli animali con [...] anche specie proprie (effetto margine).
Appropriate metodologie sono state messe a punto per la delimitazione delle comunità biotiche umana si rifà: (1) ai principi dell'e. generale, relativi alla struttura, dinamica e formazione degli ecosistemi e ( ...
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(App. IV, I, p. 286)
Una definizione della b., fra le tante possibili ed equivalenti, è la seguente: la b. è la disciplina che utilizza le metodologie e le tecnologie proprie dell'ingegneria al fine di [...] di ricerche in pieno svolgimento, dato che in generale non si conoscono ancora modelli sufficientemente accurati e esposta in un lavoro di J. Radon (1887-1956) del 1917; è stato, però, merito dell'ingegnere inglese G. N. Hounsfield e del fisico ...
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Definizione e principi generali
Il termine clonazione si riferisce a due ambiti molto differenti, il primo dei quali è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente. [...] Lo stesso gruppo di ricerca coordinato da Woo Suk Hwang, che con successo aveva riportato la c. di Snuppy, è stato al centro del caso più clamoroso di forzatura scientifica di dati ottenuti in modo criticabile e alla fine dimostratisi essere in gran ...
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Gli organismi pluricellulari hanno la necessità di specificare numero e caratteristiche funzionali delle singole cellule che li compongono, organizzarle in tessuti e organi, e orchestrarne la funzione. [...] che lega specificamente NT3. Animali in cui i recettori TRK sono stati inattivati per k.o. genico mostrano deficit nello sviluppo del sistema dalla cellula cresce il livello di β catenina libera.
Principi generali
Lo studio dei f. di c., che pur dura ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] vitali, quali le proteine e gli acidi nucleici. È stato infatti possibile stabilire qual è la disposizione delle varie migliaia quindi, dal punto di vista chimico, a questo principio generale, che è una diretta conseguenza del fatto che la sequenza ...
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OMEOSTASI
Alessandro Pilo
. Il termine homeostasis fu per la prima volta introdotto nel 1929 dal fisiologo americano W. B. Cannon e definito come "le reazioni fisiologiche coordinate che mantengono [...] attività del fegato; successivamente egli formulò il concetto generale di ambiente interno. L'idea di Bernard è se si fosse usato un sensore termosensibile la cui uscita fosse stata la metà a qualsiasi temperatura, avremmo avuto un'uscita di corrente ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
generale1
generale1 agg. [dal lat. generalis, der. di genus -nĕris «stirpe, genere»]. – 1. Che concerne il genere, e non la specie o l’individuo (contrapp. perciò a speciale, particolare). Quindi, nell’uso com.: a. Che si riferisce a tutto...