GHERARDI, Cesare
Dario Busolini
, Nacque a Fossato di Vico, nell'Appennino umbro-marchigiano, nel 1577, primogenito di Ludovico di Gherardo, dottore in legge, e di Silvestra di David.
Avviato alla [...] dopo l'incarico di lettore didiritto canonico nell'Università di Perugia. Il 19 giugno 1603 ebbe la cattedra didiritto civile, che a Fermo fino al 1618, ma presto si stancò di uno statodi cose che gli sembrava noioso e poco redditizio. Secondo gli ...
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BUGATI, Gaetano
Angelo Paredi
Nato a Milano il 14 ag. 1745 in una ragguardevole famiglia (il padre era stato cancelliere del Senato), studiò nelle scuole dei barnabiti di S. Alessandro. Qui si segnalò, [...] Paolo Onofrio Branda, Milano 1760). Avviato agli studi didiritto canonico, il B. si dedicò poi con passione . Vaticana, Vat. lat. 9044, ff. 286-323. Cenni biografici sono stati premessi da P. Cighera all'ediz. citata dei Psalmi..., Mediolani 1820, pp ...
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DELLA ROVERE, Cristoforo
François-Charles Uginet
Nacque in Piemonte il 12 giugno 1434 da Giovanni dei signori di Vinovo e da Anna Del Pozzo. Dei primi decenni della sua vita sappiamo che, laureatosi [...] in diritto a Bologna, entrò a far parte dell'amministrazione giudiziaria degli Stati sabaudi: in una lettera da Roma del 18 maggio 1468 inviatagli dal cardinale Francesco Della Rovere, il futuro Sisto IV, il D. è chiamato consigliere del duca di ...
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ASSEMANI, Giuseppe Luigi
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria circa il 1710. Figlio di un fratello di Giuseppe Simonio Assemani, dovette indubbiamente all'influenza [...] commenti che non aggiungono molto a ciò che era già stato esposto da suo zio Giuseppe Simonio. Altri scritti, generalmente brevi, si riferiscono a questioni di liturgia e didiritto canonico, senza relazione con le Chiese orientali; il più notevole ...
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AMMANNATI, Tommaso
Edith Pàsztor
Nato a Pistoia, di nobile famiglia, dopo gli studi didiritto a Padova, andò verso il 1370 ad Avignone, ove entrò a far parte della curia pontificia. Uditore del Sacro [...] di Boemia, per questioni riguardanti la situazione della Chiesa nei suoi stati. Lo stesso anno, il 9 ottobre, fu eletto vescovo di 1396.
Fonti e Bibl.: E. Baluze, Vitae paparum avenionensium,a cura di G. Mollat, I, Paris 1916, pp. 493, 538s.,541;II, ...
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Chiese nazionali
In Età moderna (e oltre) la Chiesa cattolica si caratterizza quale federazione di C.n. i cui rapporti con Roma erano regolati da una serie di accordi e/o consuetudini. Martino V, ancora [...] cattolica. E tuttavia ancora a lungo molti Stati avrebbero puntato a conservare i propri diritti in materia ecclesiastica: il Concilio vaticano II li invitò a cederli spontaneamente, e nel nuovo codice didiritto canonico del 1983 si affermò che per ...
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Ventura di Raulica, Gioacchino
Sacerdote e filosofo (Palermo 1792 - Versailles 1861). Nel 1817 entrò nell’ordine dei chierici regolari teatini. Autore di libri di filosofia, politica e apologetica, seguace [...] a Roma professore diDiritto pubblico ecclesiastico alla Sapienza. Dal 1830 al 1833 fu generale del suo ordine. Dopo l’avvento di Pio IX sposò la causa liberale e neoguelfa, divenendo sostenitore di una confederazione degli Stati italiani guidata dal ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] Restaurazione riportò anche i pontefici sul trono dello Stato della Chiesa, mutilato del Contado Venassino, di Avignone e del Ferrarese (alla sinistra del Po); mentre l’Austria si riservò il dirittodi tenere proprie guarnigioni a Ferrara e Comacchio ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] quello di M. Lefebvre, che si oppose al Concilio Vaticano II. Lo scisma più grave di tutti, per le sue conseguenze, è stato lo Concilio di Basilea si arrogò il dirittodi deporre il papa Eugenio IV per sostituirlo con Felice V; lo scisma di Basilea ...
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sharī‛a Legge sacra dell’islam, qual è dedotta dai quattro ‘fondamenti del diritto’ (uṣūl al-fiqh): il Corano, la sunna o consuetudine del Profeta, il consenso (iǵmā‛) della comunità musulmana, e il qiyās [...] rituali da quelle di natura giuridica e politica. Le varie prescrizioni del diritto musulmano sono suddivise dai Sunniti in ‛ibādāt, le pratiche del culto, e mu‛amalāt, il modo d’agire verso gli altri. In alcuni Stati ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...