Politica
Nelle relazioni internazionali, ciascuno degli organi che un soggetto didiritto internazionale invia presso un altro soggetto, o presso una pluralità di altri soggetti, per assistere allo svolgimento [...] Chiese cristiane; per es., al concilio Vaticano II sono stati ammessi come o. esponenti delle Chiese ortodosse separate, di quella Anglicana, e di altre Chiese protestanti; e d’altro canto la Chiesa di Roma invia propri o. a riunioni protestantiche o ...
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Uomo politico italiano (Pontedera 1887 - Roma 1978). Organizzatore sindacale; volontario e decorato nella prima guerra mondiale; nel 1919 fu tra i fondatori del Partito popolare per il quale fu deputato [...] . Deputato per il collegio di Pisa nelle prime due legislature diStato italiano, negli Stati Uniti e nel Canada (26 febbraio -15 marzo 1956) e in Francia (aprile 1956). Allo scadere del mandato (maggio 1962) divenne senatore a vita didiritto ...
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Uomo politico statunitense (Cherokee, Georgia, 1909 - Athens 1994). Raggiunto il grado di vicecapo di S. M. delle forze americane in Birmania durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 entrò nel Dipartimento [...] Oriente (1950-52). Segretario distato (1961-69), favorì, con i presidenti J. F. Kennedy e L. Johnson, il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Lasciata l'attività politica si dedicò all'insegnamento didiritto internazionale. ...
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Con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo. Nell’uso [...] configurazione è la circostanza che qualunque magistrato possa sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (Conflitti di attribuzione. Diritto costituzionale) innanzi alla Corte costituzionale.
Nell’ambito della m. rientra a ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] salvezza della civiltà. In nome dei valori nazionali e in difesa del diritto e della civiltà entrarono in guerra anche gli Stati Uniti, idealisticamente convinti di scendere in campo, obbedendo alla missione del 'manifesto destino', per difendere il ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] le forme del controllo democratico. Ciò che importa non è la proprietà didiritto dello stato, ma è l'effettiva disposizione della società sull'uso dei mezzi di produzione, e cioè il controllo della produzione attraverso una pianificazione che sia ...
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PARLAMENTO
Piero Calandra
Carlo Ghisalberti
(XXVI, p. 368; App. III, II, p. 366; IV, II, p. 737; v. anche camera, App. II, II, p. 488; senato, App. II, II, p. 806)
Il Parlamento in una democrazia repubblicana. [...] composizione (in quanto partecipano al Senato 5 senatori a vita nominati dal capo dello Stato e gli ex capi diStato come senatori a vita e didiritto, mentre nella Camera tutti i componenti sono elettivi). Un'altra differenziazione, che origina dal ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi distati. Così intesa, va [...] sovietica già avvenuta negli anni Quaranta in Europa orientale, dove lo statodidiritto era umiliato e subordinato all'ideologia totalitaria. Alla luce di quello che avrebbe potuto essere il costo di un conflitto con l'URSS, questa ipocrisia è ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] l'idea che l'emergere della democrazia rappresentasse, fondamentalmente, una riallocazione di potere - e di poteri - all'interno dello Stato. Ridistribuendo diritti e doveri attraverso l'istituto della cittadinanza, trasformando gli antichi sistemi ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] (Ornaghi 1998). Per la Arendt, come si è visto, il venir meno di questa distinzione si manifesta, sul terreno giuridico, nella crisi dello Statodidiritto che aveva rappresentato la massima costruzione della filosofia politica occidentale. È dunque ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...