Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] concezione laica, non è la traduzione in leggi dello Statodi un qualsivoglia ordinamento morale, di natura religiosa o non. Tali ordinamenti non coincidono per contenuto e scopi. Il diritto, a differenza della morale, non riguarda l’intima fibra ...
Leggi Tutto
GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] impegnato, a Bologna, nell'acquisto di una Summa confessorum da uno studente in diritto civile; il secondo, datato 25 di lavoro, o se si vuole il suo stile di pensiero, sono state spesso sottolineate le sue doti di sistematicità, di precisione e di ...
Leggi Tutto
Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] di sottomettere a essa la rivelazione e rifiutando il relativismo. Essi contestavano poi la separazione dell’economia dalla morale e respingevano la considerazione dello Stato, sciolto da ogni legge trascendente o naturale, come fonte del diritto ...
Leggi Tutto
SILVESTRO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Il pontificato di S. si estende dal 31 gennaio del 314 al 31 dicembre del 335: questi i dati che si ricavano dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio episcoporum [...] , p. 513), a dare dirittodi asilo nelle chiese, a vietare la costruzione di chiese in città senza l'approvazione 187). Il periodo di sede vacante seguito alla morte di S. sarebbe statodi quindici giorni (ibid.). Prima di quest'ultima notizia ...
Leggi Tutto
BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] VI non sarebbe stata forse valida se fosse stata fatta soltanto dai cardinali, ma essa fu ratificata dal clero e dal popolo romano, e dunque - aggiunge secondo il suo concetto di cattolicità - "quodammodo a toto mundo", giacché, per diritto divino e ...
Leggi Tutto
Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] per l’unità degli uomini nella giustizia e nel diritto, per la responsabilità comune di “credenti” e “non credenti”, per la crescita et progressisme chrétien, come da sua definizione, è stato anche testimone e protagonista, ha osservato che queste ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] percepibile solo in relazione a un punto di riferimento esterno). Ma se niente di ciò che è stato creato è perfetto, allora il quinto elemento arti di Parigi, parlò del vuoto nelle sue Quaestiones sulla Fisica di Aristotele, ribadì il suo diritto a ...
Leggi Tutto
SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] di posizione di Perigene, vescovo di Corinto, il quale reclamava il dirittodi esercitare funzioni di metropolita ; / la vita beata accoglie coloro che non una sola volta sono stati generati. // Né il numero dei suoi peccati o la loro gravità ...
Leggi Tutto
Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statutodi inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] , cioè la perdita del lavoro, dei diritti, della dignità? Fino a quando l’antisemitismo diStato in Italia fu valutato non nella sua valenza di rottura della continuità dello Stato ma in termini di maggiore o minor gravità della persecuzione subita ...
Leggi Tutto
URBANO VII
Gino Benzoni
Giambattista Castagna nasce, il 4 agosto 1521, a Roma dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza di Giulio Ricci e Maria Iacobacci, sorella questa [...] nell'uno e nell'altro diritto", distinto "per onestà di vita e di costumi, provvido nelle spirituali , 6946, 13455, 13569; Roma, Biblioteca Casanatense, ms. 2083; Archivio diStatodi Venezia, Senato, Dispacci Roma, filze 17, lettere nrr. 130, 137 ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...