EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] conquistata sul campo per tessere una fitta rete di rapporti diplomatici che garantissero allo Stato un lungo periodo di pace. Perno della sua strategia fu l'intesa con i Cantoni svizzeri, grazie alla quale poteva assicurarsi la loro neutralità in ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] pareri al Consiglio di Stato, dall'approvazione degli statutidelle associazioni, dall'autorizzazione alla s.) e suggeriva la possibilità dello scioglimento e della fine del sindacato dei datori di lavoro inteso come "coalizione capitalistica" (pp. ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] Cinquanta in contrasto con la dottrina cellulare e che sarebbe stata prevalente fino alla fine degli anni Ottanta, secondo la , il suo pensiero epistemologico: un'immagine della scienza intesa come edificio che si costruisce pazientemente mattone ...
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CARLO EMANUELE I, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, sorella di Enrico II di Francia, nacque il 12 genn. 1562 nel castello di Rivoli.
L'avvento [...] più intimi di C. E., lo si vide perfettamente al momento della guerra dei Trent'anni.
In sostanza, l'idea di una larga intesa fra gli Stati italiani da opporre all'egemonia spagnola era stata l'unico espediente cui far ricorso in una situazione d ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] ragione
Lo Statodell'assolutismo illuminato combatte, durante il XVIII secolo, le pretese politiche delle autorità tradizionali, -1722 ).
Nell'età dei lumi l'autorità è intesa come dogmatismo, paternalismo, assenza di articolazione individuale, come ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] lo stesso C. F. avessero di comune accordo inteso, onesti com'erano, compromettere deliberatamente i diritti alla , op. et loc. cit.) con infiltrazioni in ogni settore chiave delloStato, C. F. che l'aveva sempre protetta cominciò a diffidarne, e ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , divenuto nel frattempo segretario di Stato per gli Affari Esteri. Gli fu infatti più facile stringere nuove amicizie e progettare varie attività. Tra l'altro, d'intesa con Joseph de Pâris-Duverney, primo intendente della scuola militare, e con i ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] lebbra pagana, alludendo così al potere spirituale della Chiesa. La Donazione non va soltanto intesa come anacronistico revival teocratico, né come reazione alla libellistica protestante, come è stato autorevolmente sostenuto da Chastel (1983, p. 44 ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] che si riduceva ad una totale subordinazione (In memoria delloStatuto, in Il Giornale, 3 giugno 1939).
Il quotidiano , ribadì che la "questione meridionale", così come l'aveva intesa Salvemini (per il quale non nascose mai la sua ammirazione critica ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] cultura (intesa nell'accezione moderna globale), ma piuttosto ad una concezione autoritaria di essa, del potere che essa va acquistando, della obbligatorietà delle sue funzioni, una volta che siano state definite nella pratica.
Le rime del Petrarca ...
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intesa
intésa s. f. [femm. sostantivato di inteso, part. pass. di intendere]. – 1. ant. Il tendere l’animo verso qualche cosa per avvertire, conoscere, comprendere; attenzione: Pur a la pegola era la mia ’ntesa, Per veder de la bolgia ogne...
inteso1
intéso1 agg. [part. pass. di intendere]. – 1. a. Che intende o tende a uno scopo, che attende a qualche cosa, con la mente e l’animo rivolti principalmente o esclusivamente ad essa: E io, che di mirare stava inteso (Dante); «Povera...