Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] al quarto; Genova, Bologna, Firenze e Napoli al quinto.
Le città appena nominate e le zone comprendenti i rispettivi comuni sono state riconosciute come aree metropolitane ai sensi dell'art. 17 della l. 142 dell'8 giugno 1990 (v. metropolitane, aree ...
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PRETI OPERAI (fr. prêtres ouvriers)
Giorgio S. J. JARLOT
Denominazione dei sacerdoti cattolici datisi in Francia, dopo la seconda guerra mondiale, all'apostolato cattolico tra gli operai attraverso un [...] il p. Perrin "ed ecco ciò che dovremmo fare in Francia". "Ma ciò è stato possibile" aggiungeva il p. Dillard "solo perché abbiamo assunto riflessi comuni, una mentalità comune nella vita operaia e nel lavoro quotidiano".
Godin e Daniel, il p. Loew, i ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] più difficile per il controllo subito. Paradossalmente, poi, la violazione sistematica di una legge dello Stato, che imporrebbe ai Comuni l'obbligo di allestire spazi adeguati a tutela degli artisti di strada, ha determinato una sedentarizzazione ...
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IMPERIALISMO
Felice BATTAGLIA
Roberto MICHELS
È una parola il cui sviluppo è in funzione della storia più recente. Se la s'intende, da un punto di vista di politica interna, in quanto potenziamento [...] al nemico dopo una guerra vittoriosa.
Secondo i capisaldi dell'imperialismo economico quali erano stati delineati da Marx e da Engels nel Manifesto comunista pubblicato nel gennaio 1848, la borghesia capitalistica, spinta dal bisogno di sbocchi per ...
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SOCIALIZZAZIONE
Anselmo ANSELMI
La socializzazione dei mezzi di produzione sorge come conclusione necessaria della concezione socialista di C. Marx e di F. Engels; infatti secondo il manifesto dei comunisti [...] , è quella condotta esclusivamente in vista dei bisogni della comunità, che non ha altro scopo che quello di procurare ai 32, il secondo il periodo 1932-37, il terzo, che è stato interrotto dalla guerra mondiale, il periodo 1938-43; il quarto piano ...
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OPERAIO, MOVIMENTO
Rodolfo Mondolfo
. È il grande fatto storico (essenziale allo sviluppo della civiltà moderna) dell'azione multifome svolta dai lavoratori salariati (proletariato) per la difesa dei [...] per la conservazione delle loro posizioni chiesero allo stato ostacoli e limiti all'immigrazione operaia straniera. Tendenza limitatrice, risultata impotente nell'imperversare della crisi mondiale, ma comune ad altri paesi d'immigrazione (Australia ...
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NON ALLINEATI, Paesi
Giampaolo Calchi Novati
Il movimento dei N.A., di cui hanno fatto parte molti paesi del cosiddetto Terzo Mondo (v. terzo mondo, in App. IV, iii, p. 631, e in questa Appendice) resisi [...] il sistema democratico occidentale, teocrazie e regimi comunisti o socialisti. Alcune delle nazioni presenti erano Iugoslavia, ha subito la crisi nella sua stessa statualità ed è stata di fatto sospesa dal movimento a causa della guerra in Bosnia. ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] in quel periodo studi importanti sulla sacralizzazione della politica negli Stati del Terzo mondo, oltre che nel nazismo e nel comunismo (Sironneau 1982).
Nello stesso periodo ci fu negli Stati Uniti un risveglio di interesse per il tema della ...
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Minoranze nazionali
Ester Capuzzo
(App. II, ii, p. 327; III, ii, p. 127; V, iii, p. 495; v. minoranza, XXIII, p. 404)
Il concetto di minoranze nazionali viene generalmente adottato per definire - attraverso [...] per la pace e la tranquillità in Europa. Di fronte a ciò sono però mancati orientamenti comuni e strumenti univoci di tutela delle minoranze da parte degli Stati dell'Europa occidentale non in grado di offrire in tal senso un'azione unitaria. Così i ...
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FRANCE, Anatole (François-Anatole Thibault)
Arrigo Cajumi
Scrittore, nato a Parigi il 16 aprile 1844, morto alla Béchellerie presso Tours il 12 ottobre 1924. Il nome France non è uno pseudonimo, bensì [...] ambiente caratteristico della sua infanzia e adolescenza, sono stati troppe volte descritti con arte squisita dal F., partito. Le sue relazioni con Jaurès prima, con i comunisti poi, la propaganda socialista e anticlericale documentata dalle Opinions ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...