Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] ). I partiti di sinistra e i sindacati dei lavoratori sono stati di norma i propugnatori delle grandi riforme in direzione statalista, in conflitto più o meno aperto con i partiti di centro e di destra. La professione medica, gelosa della propria ...
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Democrazia cristiana
Francesco Traniello
L'ambito semantico
Prima che, nel corso del XX secolo, numerosi partiti politici europei e latino-americani, in varia misura radicati nei rispettivi mondi cattolici, [...] più concreti spingevano, peraltro, in un'analoga direzione: il ruolo assunto dalle istituzioni ecclesiastiche nel collasso delle istituzioni statali in molte aree europee durante la guerra e nell'immediato dopoguerra, e quello di settori non più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] si apre il secondo periodo della nostra vicenda.
Le nuove riviste
Una prima apparizione del «Giornale degli economisti», in vesti stataliste e germanizzanti, si era avuta a Padova nel triennio 1875-78. Dopo un lungo silenzio, nel 1886 la testata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il taylorismo e gli sviluppi dell’igiene industriale
Cristina Accornero
Alle origini del taylorismo
«L’obiettivo principale dell’organizzazione dell’impresa deve essere quello di assicurare il massimo [...] , traduttore della sua opera in Francia e tra i primi ad applicare i principi dell’efficienza a industrie statali durante il conflitto mondiale.
In Italia l’esperienza bellica è decisiva per l’introduzione dei metodi scientifici dell’organizzazione ...
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Vedi Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dell'anno: 2013 - 2014
Nonostante non sia più la prima potenza del mondo – come quando, almeno fino al termine della Prima guerra mondiale, deteneva [...] gli assetti politici e le politiche pubbliche delle democrazie occidentali nel secondo dopoguerra. Contro i vincoli dello statalismo burocratico, contro l’assistenzialismo improduttivo, contro i poteri di veto di un sindacalismo ritenuto corporativo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] codici?, «Monitore dei Tribunali», s. IV, 1946, 86, 1, pp. 29-30.
F. Vassalli, Superamento dello Stato nazionale e della sovranità statale, 1946, in Id., Studi giuridici, 3° vol., t. 2, Milano 1960, pp. 599-604.
L. Mossa, Verità sul codice civile ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanza e l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] lo Stato a scegliere come tassare la ricchezza, ma è questa a scegliere dove essere tassata. Mentre le strutture statali restano ‛domestiche', la ricchezza ne fuoriesce, seguendo una sua artificial reason, per entrare in aree di progressiva apolidia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] : nel liberalismo Capitini critica lo spirito individualistico e concorrenziale dell’iniziativa privata capitalistica, nel socialismo critica lo statalismo e la burocrazia non aperta al controllo dal basso e alla libertà di critica e informazione ...
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DALLOLIO (Dall'Olio), Alfredo
Mario Barsali
Nacque a Bologna il 21 giugno 1853 da Cesare e da Adelaide Bersani, in una famiglia liberale per tradizione.
Cesare, nato a Loiano sull'Appennino bolognese [...] , il D. aveva potuto assistere tra il 1911 ed il primi del 1915 al formarsi del nuovo quadro delle esigenze statali per una guerra moderna, e alla connessa trasformazione del concetto e dei problemi della "mobilitazione militare" m quelli della ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] di U. Peruzzi, ora sindaco di Firenze e capo della consorteria, nonché difensore delle Ferrovie Meridionali nella lotta contro lo statalismo ferroviario del Minghetti e del Sella. Non lo seguì tuttavia fino al punto di trasformare la battaglia per i ...
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statalismo
s. m. [der. di stato2, statale]. – Concezione e prassi politica che attribuisce allo stato una larga partecipazione e un ampio controllo nei varî settori di attività, soprattutto economiche, del paese. Nel linguaggio polit., con...
statale
agg. [der. di stato2 (unità politica)]. – Dello stato, che riguarda lo stato: il potere, l’autorità s.; diritto s. (o interno), in contrapp. a diritto internazionale; teoria s. della moneta, lo stesso che teoria cartalista (v. cartalista);...