Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] speranza di medicina che rimanga allo sfinimento dell’animo mio; e poche sere addietro, prima di coricarmi, aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un cielo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un’aura tepida e certi cani che abbaiavano da ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] exequie tanto povere che non so qual cosa al mondo sia povera e pagar li fanti della guardia e far le stanze del conclave".
Egli seguì in seguito le vicende che avrebbero portato all'elezione di Adriano VI informando il marchese sulle intimidazioni ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Lo sguardo sul mondo. Introduzione a L., Roma-Bari 1999; C. Luporini, Decifrare L., Napoli 1999; L. Diafani, La "stanza silenziosa". Studio sull'epistolario di L., Firenze 2000; A. Dolfi, Ragione e passione. Fondamenti e forme del pensare leopardiano ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] e immigrati/forros (gli uni lavoratori a contratto provenienti da Angola o Capo Verde, gli altri discendenti di schiavi africani da secoli stanziati nell'arcipelago). Padri della l. delle isole sono stati i poeti C. da Costa Alegre (1864-1890) e F.I ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] popolare, solo in parte compensati da provvedimenti di ordine sociale (pensioni) o di rilancio dell'agricoltura (sostenuta da uno stanziamento di alcune centinaia di miliardi a fine gennaio del 1975, ma colpita un paio di mesi più tardi dalla "guerra ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] macchina e di fare di questo controllo il reale soggetto dell'arte. S. Skoglund fotografava installazioni della grandezza di una stanza, costruite con arredi di scena e colori manipolati in modo tale da suggerire l'idea di una catastrofe fatale del ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] ancora attivo e legante. Annidata «in mezzo a l'onde» Venezia è, per quanti dispongono di denaro, «amabilissima stanza», eccezionale «albergo»; è certezza, altresì, d'eccitante avventura per gli avventurieri squattrinati. Non sarà l'utopia realizzata ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...