VIDAL, Gore
Masolino d'Amico
Narratore, drammaturgo, saggista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a West Point (New York) il 3 ottobre 1925. Diplomato alla Phillips Exeter Academy, combatté [...] volontario nella seconda guerra mondiale dal 1943 al 1946. Mentre era di stanza nel Pacifico scrisse Williwaw (1946; trad. it., L'uragano, 1950), romanzo basato sulle sue esperienze in marina che lo mise subito in luce. Impostosi all'attenzione ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] due piedi (la presenza di tre piedi è del tutto eccezionale), identici per formula sillabica (equivalgono alle mutazioni, o piedi appunto, della stanza di ballata) e di estensione variabile (da 3 a 6 versi per piede in Dante, da 2 a 4 in Petrarca, da ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] e dal Laur. Red. 9, mentre il Pal. 418, il Chigiano L. VIII. 305 e il Vat. lat. 3214 la riportano in versione ridotta (stanze I-IV e II) e l'attribuiscono a Mazzeo di Ricco; essa è data al D. nel Libro siciliano, con lezione divergente (per quanto si ...
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Letteratura
La b. italiana antica è un componimento poetico di origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone a ballo), e perciò costruito metricamente in modo che le sue parti [...] formavano un cerchio e aprivano il ballo cantando in coro il ritornello, compiendo un giro intero; poi la solista cantava la prima stanza e tutte compivano mezzo giro in un senso (1° piede) e mezzo giro nell’altro (2° piede) e infine un terzo giro ...
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VAJDA János (Giovanni)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato il 7 maggio 1827 a Pest, morto a Budapest il 17 gennaio 1897. Ancor giovane si fece attore, poi prese parte alla campagna del 1848-49 [...] e dopo la sconfitta venne inviato come soldato semplice in un reggimento di stanza in Italia. Dal 1857 in poi fu attivo come giornalista.
Fra i lirici ungheresi rivelatisi dopo il 1848, V. ebbe il talento più originale, caratterizzato da un genio ...
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Christensen, Inger. – Poetessa e scrittrice danese (Vejle 1935 - Copenaghen 2009). Esordì nel 1962 con la raccolta Luce, cui fece seguito l’opera Erba (1963). Tra i suoi temi centrali vi sono l’angoscia [...] dell’individuo moderno e la riflessione sul linguaggio. Tra le altre opere: Lettera in aprile (1976); il racconto lungo La stanza dipinta (1976), ispirato agli affreschi di Mantegna a Mantova; Alfabeto (1981); la raccolta di saggi Parte del labirinto ...
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Saggista italiano (Viareggio 1928 - Roma 2004). Traduttore, consulente editoriale, redattore e poi condirettore di Paragone, ha pubblicato numerosi interventi critici (sulla letteratura, il teatro, le [...] , all'insegna di una dichiarata insofferenza per le teorie letterarie. Raccolte parziali di essi sono apparse nei volumi La stanza separata (1969); Penna papers (1984), dedicato al poeta S. Penna; Scritti servili (1989), che riunisce prefazioni a una ...
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Scrittore italiano (n. Montevarchi, Arezzo, 1978). Laureato in Scienze politiche, ha esordito nel 2007 con il libro sperimentale Personaggi precari. Nello stesso anno ha fondato il progetto SIC (Scrittura [...] altri scritti: Gli interessi in comune (2008), Se fossi fuoco arderei Firenze (2011), Muro di casse (2015), La stanza profonda (2017), I fratelli Michelangelo (2019) e il testo La solitudine della verità, pubblicato nel volume collettaneo L'agenda ...
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Scrittrice norvegese (n. Øksnes, Isole Vesterali, 1942). Dopo aver esordito con le raccolte poetiche Vingeslag ("Colpo d'ala", 1976) e Flotid ("Marea", 1977), si è dedicata prevalentemente alla narrativa, [...] . Composta dai romanzi Huset med den blinde glassveranda (1981; trad. it. La veranda cieca, 1989), Det stumme rommet ("La stanza muta", 1983), Hudløs himmel ("Cielo a nudo", 1986), e ambientata in un villaggio di pescatori, la trilogia esalta l ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] A vos, midontç, voill retrair' en cantan (di cui però non ci restano, nell'unica testimonianza manoscritta, che due sole stanze); e di traduzioni a questa comparabili sono autori Jacopo Mostacci (Umile core e fino e amoroso da Longa sazon ai estat ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...