PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] Lecco 1984; L. Zanette, Tre predicatori per la peste: 1575-1577, inLettere italiane, XLII (1990), pp. 430-459; L. Bolzoni, La stanza della memoria, Torino 1995, pp. 75-78; La predicazione in Italia dopo il Concilio di Trento, a cura di G. Martina - U ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] Necrologium Olivetanum, col. 278; Chronicon cancellariae, I, cc. 100v, 114v, 161r; Rimini, Bibl. Civ. Gambalunga, ms. SC-MS. [= Stanza chiusa, manoscritti] 85: M. Bruni, Carmina, cc. 21v-22r; ms. SC-MS. 195: G. Urbani, Raccolta di scrittori e prelati ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] , Palermo 1873, pp. 244 s.; F. Bouillier, Histoire de la philosophie cartésienne, II, Paris 1868, p. 523 (dove cita una stanza dell'Adamo senza fare il nome dell'autore, che probabilmente non conosce); G. M. Mira, Bibliografia sicula, I, Palermo 1875 ...
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Nano
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Per nanismo si intende una condizione caratterizzata da statura molto al di sotto della media. In medicina il termine è stato sostituito con bassa statura, perché [...]
Il nano nelle tradizioni popolari e nell'arte
di Marco Bussagli
Nella mitologia nordica - intendendo quella di cultura vichinga stanziata in Norvegia e soprattutto in Islanda che ha la sua espressione letteraria nei cosiddetti canti dell'Edda -, i ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] che permettono di variarne il numero e l’ampiezza. A eccezione del vestibolo, della cucina e del bagno, le varie stanze non sono destinate a usi particolari e, fatto tipico, sono fornite di scarsissimi mobili, che appaiono solo quando occorrono. All ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] madrigaleschi atti al canto. Sul continente domina nell’età barocca l’alessandrino francese, mentre nel Romanticismo si affermano la stanza e il sonetto e dalla Spagna giunge l’ottonario trocaico. Un tipo metrico a parte è costituito dai ritmi liberi ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] all'ideale della villa classica, così come Plinio il Giovane la descriveva nelle sue lettere. Tuttavia, invece dell'unica stanza che nelle case romane era tradizionalmente dedicata agli avi, l'intera villa del G. era una celebrazione non solo della ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] uno spiraglio sulla preistoria della raccolta. Se non il sonetto Venite a intender li sospiri miei e la doppia stanza Quantunque volte, lasso, mi rimembra, scritti per conto del fratello di Beatrice, comunque puntualmente inclusi nel libro (capitoli ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] » (che può essere solo dei padri che la fecero con le loro mani): due gufi tali e quali, che si rintanano da una stanza all'altra, col terrore irrigidito e fisso nei loro occhi di barbagianni, per tutte quelle novità del mondo, che continua ad andare ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] . Dal canto suo, "diede Sua Beatitudine segni di amore, sempre che Gabriello capitò in Roma, perché egli non volle farvi continuamente stanza. La prima volta che egli se ne ripartì, mandogli un bacile pieno di agnusdei, e due medaglie, ov'era il suo ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...