Anche se la domanda non è chiarissima, proviamo a rispondere azzardando un’interpretazione. L’interpretazione è la seguente: forse si tratta di una scarpa gettata per terra in mezzo alla stanza in cui [...] mi trovo; forse è stata abbandonata sbadatamente ...
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Che la vita lavorativa negli uffici sia “diversamente difficile”, rispetto a quella che caratterizza altre professioni e mestieri, lontani da faldoni, timbri e tamponi, è accertato. Possono costituire [...] problemi questioni che, fuori dalla stanza 115 (p ...
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Nella seconda frase il pronome non è “apparentemente” valido: è valido e basta e, in capo alla frase relativa che puzza, esercita la funzione sintattica di soggetto (che puzza = la stanza puzza). ...
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Ha ragione. Ecco quando c'è è corretto: c'è (al plurale ci sono) è una forma presentativa del verbo essere: attesta la presenza, reale o figurata, di qualcuno o qualcosa in un luogo (reale o figurato): [...] nella stanza c'è tutta la famiglia; nella sua te ...
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Il verbo è, naturalmente, essere, che spesso si trova congiunto con la particella ci in formule presentative comunissime nella lingua corrente, sia parlata sia scritta, pienamente assorbite nel neostandard: [...] nella stanza ci sono le sedie; ci siamo tut ...
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Di norma, più soggetti singolari collegati per asindeto (cioè senza ricorrere a congiunzioni coordinative come e) o per asindeto e poi con congiunzione (come nel caso esposto qui) richiedono il verbo di [...] 6a persona (cioè la 3a plurale): “Nella stanza ...
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Senz'altro nella seconda frase c'è (appunto) la forma corretta c'è. La particella ci si presenta molto spesso unita al verbo essere e assume valori differenti: per esempio, locativo proprio (c'è tanta [...] gente nella stanza) o locativo attenuato e figura ...
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Intanto segnaliamo che, con i diminutivi come con gli accrescitivi, in italiano bisogna stare attenti, perché talvolta le forme alterate (con i suffissi diminutivi -ino, -etto, -ello, -uccio, -uzzo o con gli accrescitivi -one e -ona) prendono vita p ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...
STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...